Una questione che all’epoca ha fatto gridare allo scandalo con il dito puntato contro il Movimento per il presunto abuso nell’affissione dei manifesti, e che invece adesso si scopre, in maniera ufficiale, essere stato un errore tecnico da parte della ditta che non ha registrato a dovere il pagamento effettuato dal Movimento.
Presente anche un rappresentante della ditta Maggioli, Emanuele Robbi.
“Siamo venuti a capo della questione – il commento di Cannella -, c’è stato un errore materiale da parte della ditta incaricata per la riscossione della tassa sull’affissione. I rappresentanti del M5S avevano pagato per l’affissione di cinquanta manifesti, mentre la ditta ne riportava solo trenta. Anche la mancata timbratura è stata dovuta ad una mancanza della Maggioli. Mi rammarica dover constatare che dopo aver chiesto, sessanta giorni fa, una lettera di chiarimenti in merito a questa vicenda alla Maggioli, la stessa non sia mai pervenuta alla mia attenzione – conclude Cannella -. Mi scuso con gli esponenti del Movimento cinque stelle per aver sollevato una questione di cui si sono rivelati incolpevoli, avendo loro agito nella legalità e nel rispetto delle regole. Per quanto mi riguarda la cosa è superata”.