Una prima ricostruzione
Da una prima ricostruzione fatta attraverso uno stretto parente dei malcapitati, i due ragazzi hanno raggiunto in macchina la fontanella di via Acquaregna. I rapinatori, coperti in volto con passamontagna e cappucci, la voce giovane e con un accento del sud, sono arrivati dalla discesa dell’Istituto Fermi e li hanno subito minacciati con una pistola ed un coltello. Recuperato il bottino (cellulari e oro) si sono dati alla fuga risalendo le scalette che portano su via Empolitana.
Le due amiche, rimaste in macchina, “si sono accorte di quello che stava accadendo solo quando hanno visto i due in fuga – spiegano -, quello col coltello è scappato via prima, mentre quello con la pistola correva mantenendo la pistola puntata verso i ragazzi, tenendoli sotto minaccia”.
Un fatto grave che mette nuovamente in discussione il grado di sicurezza in città. I ragazzi sono ancora sotto choc per quanto accaduto. Mentre le indagini per trovare i due malviventi sono in mano al commissariato di Polizia di Tivoli, guidato da Mariella Chiaromonte.
