La nuova campagna
Con hashtag ufficiale #penepiùdure, la nuova campagna a salvagatdia degli animali è stata ufficialmente lanciata. Siamo veramente felici che Rocco sia portavoce di unaltra delle nostre grandi battaglie: invitare le persone a denunciare chi maltratta gli animali – dice Walter Caporale, presidente dellassociazione Animalisti italiani onlus -. Se nei mesi scorsi qualcuno in Italia ha provato addirittura a depenalizzare il reato di maltrattamento animale, noi oggi diciamo che la nostra legislazione deve adeguarsi a quella di altri paesi europei dove nei casi più gravi è previsto l’arresto.
Il ritorno di Rocco
A distanza di quasi quattro anni dalla campagna intitolata “Ho sedotto e abbandonato ma non il mio cane Rocco Siffredi torna dunque a schierarsi apertamente dalla parte degli animali collaborando nuovamente con la onlus: Ho sentito il bisogno di aiutare ancora gli animali insieme a loro perché reputo il maltrattamento un grave atto di vigliaccheria – commenta l’attore – Per questo motivo invito gli italiani ad alzare la testa e tirare fuori gli attributi denunciando chi maltratta o tortura delle creature indifese e il Governo a disporre pene più dure per chi maltratta gli animali.
La legislazione attuale
Nel nostro Paese la legislazione attuale secondo la Legge 189 del 2004 che integra la 727 del Codice Penale prevede per il reato di maltrattamento da 3 a 18 mesi di carcere o un’ammenda pecuniaria (da 5mila a 30mila euro), mentre in altri paesi europei come Francia, Germania, Svizzera e Svezia, tale pena è ben più severa e non commutabile con una pena pecuniaria.
Gli animali hanno un’anima e provano emozioni, ma se li maltratti o li uccidi, rischi la stessa pena di una semplice diffamazione – incalza Tina Vannini, titolare de Il Margutta RistorArte, storico locale vegetariano della Capitale, dove si è tenuta la conferenza di stamattina.