“Le 16 famiglie bosniache e 1 romena sono state sgomberate perché non hanno diritto ad usufruire dell’assistenza da parte dell’amministrazione capitolina, o perché in possesso di conti correnti di centinaia di migliaia di euro – recita una nota d’agenzia – o perchè ritenute dedite alla delinquenza, o in quanto occupanti abusivi”. I moduli abitativi fatiscenti verranno immediatamente rimossi, quelli in miglior stato di conservazione saranno portati all’attenzione della commissione stabili pericolanti ai fini di una possibile riassegnazione.
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Presenti sul posto una settantina di uomini e donne dello Spe (sicurezza pubblica emergenziale) e del VI Gruppo, 20 autopattuglie, e due furgoni. Presente sul posto anche una volante della Polizia di Stato.
“Stanne mantenendo, almeno in parte, le promesse che ci hanno fatto durante le numerose riunioni in Campidoglio, anche se c’è ancora molto da fare”, commenta Elisa Cherubini, vice presidente del comitato di quartiere Nuova Ponte di Nona. Ma dove andranno queste famiglie sgomberate? Questo è un questo è un quesito centrale a cui si cercano ancora delle risposte.
Veronica Altimari