Ecco lo scenario desolante che resta dopo lo sgombero dei nomadi siciliani dall’area, di proprietà privata, effetttalo lo scorso giugno e che dista pochi metri dal’ex polverificio Stacchini.
L’unica cosa nuova, è il muro ricostruito con un filo spinato. Chissà quanto tempo ci vorrà affinchè l’area sia totalmente ripulita e bonificata.
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