Monterotondo – In passerella sfila la “bellezza diversa”. Un successo per Diversa-Mente moda

La manifestazione si è svolta sabato sera 12 settembre all’interno della cornice di Piazza Papa Giovanni Paolo II, davanti a un Duomo gremito da famiglie e cittadini. A sfilare in passerella nove ragazze e due ragazzi con disabilità affiliati allo “Cserdi il Funambolo”, con il duplice intento di sensibilizzare la cittadinanza e la politica verso le difficoltà quotidiane dei disabili e parallelamente raccogliere fondi durante la serata per l’associazione Sclerosi Tuberosa.
A presentare e condurre la kermesse è stato Roberto Guidobaldi, accompagnato dalle note della band Modulazione di Coscienza, che con il loro repertorio originale hanno fatto da sottofondo a tutti i momenti della serata.
Protagonista è stato anche un video sulle barriere architettoniche a Monterotondo, con protagonista Gianluca Barbieri sulla sua carrozzina, e poi ancora le improvvisazioni di music@rt dei ragazzi del Pungiglione.

 

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sfilata staffDietro alla serata ci sono le menti di Luana D’Artibale, il presidente della Collina degli Ulivi Fabiana Sofi e Teresa Funari (nella foto), tre amiche con intenti comuni. Le organizzatrici hanno lavorato al progetto per sei mesi contattando tecnici, cercando sponsor e affinando i propri obbiettivi. Tra quelli più di punta sensibilizzare le Ferrovie dello Stato a realizzare un accesso per disabili alla stazione di Monterotondo, evidenziare le troppe barriere architettoniche cittadine, acquistare materiale didattico per lo Cserdi Funambolo e raccogliere fondi per l’associazione Sclerosi Tuberosa.

“Inizialmente – spiega Teresa Funari -: siamo partite elaborando il problema della stazione, priva di misure adatte ai disabili, poi abbiamo ampliato le nostre vedute. Basti pensare a come le città Italiane siano barriere architettoniche viventi. Monterotondo e dintorni, purtroppo, non fanno eccezione. Volevamo sensibilizzare il prossimo, perché in Italia manca la cultura della disabilità. Così abbiamo creato un evento che fosse a misura dei ragazzi e che puntasse a un risultato che fosse tutto per loro”.

E i ragazzi si sono dimostrati all’altezza della situazione, mostrando disinvoltura e raccogliendo applausi e approvazione da parte di tutti i presenti alla serata. Tutti i protagonisti hanno dato l’aria anche di divertirsi molto, negli abiti che i negozianti eretini hanno dato a disposizione.

“Tutti hanno fatto la propria parte, lavorando con professionalità e gratuitamente – spiega la signora d’Artibale -. La sfilata è stata possibile grazie a Shine, Severi, Sabò, Bumbac, Silvana Boutique e Emporio Stock House che hanno fornito i capi regalandoli poi ai ragazzi e alle ragazze. Tutto il resto è stato fatto poi grazie alla generosità degli altri sponsor e del Comune di Monterotondo, che si è interessato delle parti burocratiche”.

sfilata 1Come spiegato dalle organizzatrici alla base della sfilata, e suggerito anche dal titolo “Diversa-mente”, c’era la volontà di aprire la mente in modo diverso offrendo un punto di vista differente sui problemi affrontati dai disabili. Oltre a una ricerca di una bellezza diversa, che fosse naturale e non stereotipata. Ma c’è anche chi potrebbe chiedersi se questa trovata non possa sembrare una forma di ghettizzazione. Fabiana Sofi è sicura che non sia così: “Per noi è il contrario – commenta -. Anzi, la sfilata si è rivelata proprio un’occasione per integrare ancora di più questi ragazzi nella nostra città. Certo, il rischio che qualcuno potesse pensare il contrario era calcolato, ma per noi vederli felici è già stato un enorme risultato. E fortunatamente tutta la gente felice a fine serata, che gioiva non per loro ma con loro, pare averci dato ragione”.

Eugenio Nuzzo

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