“Scherzando gli dicevo che solo di fronte ad una proposta di matrimonio eclatante stile americano gli avrei risposto sì, ma non credevo arrivasse a tanto!”, racconta Emanuela con lo sguardo più luminoso del bellissimo diamante che indossa dalla sera del 18 novembre scorso, data in cui il suo Stefano le ha chiesto di sposarlo di fronte ai 4 mila spettatori del musical Dirty Dancing. Tutto documentato da un video realizzato dalla produzione, complice della romantica messa in scena sul palco del GranTeatro Roma.
La coppia protagonista della favola moderna che vi sto per raccontare vive insieme da cinque anni a Marco Simone. Lui è Stefano Moschella, 37 anni, impiegato nel settore informatico di una compagnia di assicurazioni e appassionato di fotografia, moda e musica. Lei è Emanuela D’Astola Perroni, classe ’74, responsabile commerciale di un broker assicurativo e già mamma di Matteo e Marco, 13 e 6 anni, paggetti dei futuri sposi insieme ad una deliziosa damigella, la loro sorellina Mia nata 16 mesi fa.
Stefano come è nata l’idea di stupire Emanuela con questa dichiarazione mozzafiato?
“A maggio, per il suo compleanno le ho regalato il biglietto per il musical e non a caso ho scelto lo spettacolo del 18 novembre perché coincideva con il nostro anniversario di fidanzamento, ma l’idea di organizzare questa sorpresa mi è venuta dopo, durante l’estate. Mi sono detto “visto che Emanuela si aspetta una proposta di matrimonio d’effetto, perché non organizzarla in questa occasione?”, anche se devo ammettere che non è stato affatto semplice superare la mia grande timidezza. Tra noi due di solito è lei che mi coinvolge nelle situazioni più bizzarre, questa volta ci ho pensato io”.
Come ti sei mosso per organizzare tutto alla perfezione senza destare sospetti?
“Ho inviato un messaggio su Facebook alla giovane attrice Sara Santostasi (che nel musical interpreta Baby) chiedendole se la mia idea a parer suo poteva essere fattibile. Mi ha risposto con grande entusiasmo mettendomi subito in contatto con la produzione. Sono stato più volte a teatro per organizzare la sorpresa nel modo migliore insieme al regista , a Sara e Gabrio Gentilini (che nel musical è Johnny)”.
Mentre ciò accadeva, tu Emanuela eri all’oscuro di tutto…
“Esattamente. E non riuscivo a spiegarmi il perché quelle sere facesse così tardi dal lavoro. Ha tenuto fino all’ultimo il segreto con tutti, persino con i nostri genitori ai quali ha regalato i biglietti dello spettacolo a mia insaputa, chiedendogli di non svelarmi nulla per farmi la sorpresa di ritrovarci tutti insieme allo spettacolo e festeggiare così il nostro anniversario. Quindi, puoi immaginare quando ho visto mia madre a teatro! Mi è preso un colpo visto che le avevo lasciato i bambini prima di uscire di casa. Ma Stefano aveva pensato anche a questo chiedendo la complicità di mio fratello per fare da baby sitter”.
E poi com’è andata?
“Era così agitato che a cena non ha mangiato nulla e seduto al mio fianco aveva un tremolio nervoso alle gambe. Gli continuavo a ripetere “ma cosa ti succede? Sei agitato?” Poi non capivo perché tenesse sempre in mano il cappotto, che in realtà gli serviva per nascondere la scatolina dell’anello: scegliendo la confezione speciale con illuminazione a led, infatti, non aveva considerato che non sarebbe entrata nella tasca della giacca”.
Poi finalmente è arrivato il momento clou…
S: “E già, Sara e Gabrio, a fine spettacolo hanno avvisato il pubblico dell’estrazione a sorpresa (da ticketone) di una coppia alla quale avrebbero insegnato una delle prese di danza del film. Quella coppia ovviamente eravamo noi!”
E: “Non credevo ai miei occhi: Stefano sbracciandosi dalla poltrona mi spronava ad alzarmi… “dai Emanuela hanno fatto il nostro nome, andiamo!”, lui che sarebbe stato il primo a nascondersi! oltre a non capire la sua improvvisa esuberanza ero terrorizzata all’idea di fare una figuraccia davanti a quattro mila persone…”
Stefano, alla fine il tuo coraggio è stato premiato, anche il pubblico ti ha applaudito.
“E già, una volta sul palco, come d’accordo con il regista ho pronunciato la celebre frase del film “Nessuno può mettere Emanuela in un angolo” e dopo un forte abbraccio mi sono inginocchiato per la proposta mettendole l’anello al dito con il cuore che mi batteva a mille e tra gli applausi del pubblico”.
E tu Emanuela come hai reagito?
“Non mi usciva neanche una parola e dal video si può ben vedere quanto fossi emozionata. Stefano oltre che donarmi un gioiello stupendo legato ad una promessa importante, mi ha fatto vivere un’esperienza spettacolare in tutti i sensi tra le lacrime e la gioia dei nostri genitori e i complimenti del cast e della produzione che ci ha addirittura invitato di nuovo la sera seguente per farci godere in modo più rilassato il musical”.
