Che sollievo! Ma qualcuno picchiettò sul finestrino:
– Pungitopo!
Era Rosa! Accidenti!
Perché aveva abbassato il finestrino poi, visto che doveva scendere? Già si sentiva troppo goffo per i suoi gusti. Generoso scese, quindi, dalla macchina e si dimostrò cordiale.
– Ciao, Rosa. Come stai?
– Benissimo. Ti fermi?
– Per un po’. Ho un sopralluogo.
Generoso era un fotografo, sapete?
– Irene e Filippo? Il matrimonio? – chiese Rosa.
Generoso avrebbe sollevato gli occhi al cielo. Rosa non se ne accorse, perché Generoso pensò soltanto di alzare gli occhi al cielo. Aveva capito già che l’avrebbe avuta tra i piedi.
– Ma dai!!! Che bello, Pungitopo!
A Sambuci si possono fare due percorsi trekking. Uno è quello del Fontanile del Ponte, l’altro è il percorso Fonte Acqua Jura. Su quest’ultimo, Rosa, aveva indiscutibilmente primeggiato durante una gara di trekking, urtando la suscettibilità del povero Generoso che, oltre a essere Generoso, era pure permaloso. Ed era caduto sopra una pianta di pungitopo, povero Generoso.
– Vuoi una mano, Pungitopo? – gli disse Rosa. Da quel momento, “Pungitopo” fu.
– Lavoreremo insieme, Pungitopo!
Rosa era una wedding planner.
– A quanto pare!
Generoso era contento così e così. A questo punto ci sarebbe stato bene l’arrivo di un altro personaggio che, difatti e opportunamente, arrivò. Filippo. Visibilmente agitato.
– Filippo, che c’è? – chiese Rosa, dolce.
– Irene non mi sposa più.
– Filippo, ci sei il primo fine settimana del mese prossimo?… Ehm… (tirò fuori l’agenda e la guardò) 2 e 3 aprile.
– Boh… Sì… – rispose Filippo, non capendo.
– E tu, Geni?
– Sì… Ma…
– Allora vi ingaggio!
– Ma per cosa??? – chiese Generoso. Che c’entrava, in quel momento?
Serena Calabrese © RIPRODUZIONE RISERVATA