L’azione, di ampio respiro sul territorio, ha portato al seguente risultato:
Carabinieri della Stazione di Tivoli Terme – in arresto A.Y. e M.M. due cittadini del Pakistan del 1991 e del 1984, domiciliati a Zagarolo “pizzicati” mentre smerciavano hashish. La successiva perquisizione domiciliare ha portato al sequestro di 16 dosi di hashish, in totale 16 grammi, e di 250 euro, somma derivata dallo smercio delle sostanze stupefacenti. Gli stessi militari hanno messo le manette a M.L.J., cittadino peruviano, del 1967, perché trovato in possesso di 12 grammi di marijuana, già pronta per essere immessa nel mercato illegale. Inoltre l’uomo aveva 400 euro in contanti, frutto delle vendite illegali.
Carabinieri della Stazione di San Vittorino Romano – Revoca della sospensione degli arresti domiciliari per E.Y.M, cittadino tunisino del 1986, per detenzione di sostanze stupefacenti. L’uomo si trova ora a Rebibbia e dovrà scontare la pena residua di 8 mesi e 20 giorni. I Carabinieri della stessa Stazione, hanno sospeso i domiciliari anche a C.V., uomo del 1984, per non aver rispettato l’obbligo imposto dalla Legge.
Carabinieri della Stazione di Settecamini – In arresto S.F., uomo del 1987, per aver violato la misura a cui era sottoposto presso il campo nomadi di Salone. Dalla stessa Stazione è partita la denuncia verso G.V. e G.M., cittadini romeni, sorpresi a trasportare 496 kg di materiale ferroso senza autorizzazione.
Carabinieri della Stazione di Guidonia – In arresto A.G., classe 1987, per aver violato la normativa sugli stupefacenti, era ai domiciliari e adesso dovrà scontare il residuo della pena prevista in carcere: 4 mesi. In arresto anche H.G, del 1974, e U.A., del 2002, entrambe residenti nel campo nomadi di via di Salone, l’accusa è furto di merce in un negozio del centro commerciale Tiburtino. La merce è stata restituita al negoziante.
Carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Tivoli – Scattate le manette per G.S., uomo del 1949, e G.A., donna del 1978, per aver rubato cosmetici, vestiario e profumi presso il centro commerciale RomaEst. La refurtiva era stata nascosta in alcune borse.