Carlo Alessandri, la saracinesca dell’Eretum Monterotondo

Due partite di campionato per l’Eretum Monterotondo, una vittoria e una sconfitta contro due big del campionato, la Valle del Tevere e il Ladispoli. Domenica terzo atto della nuova stagione e il calendario non ha avuto pietà della squadra gialloblù. Al Cecconi è attesa la corazzata Vis Artena, capolista del girone A, punteggio pieno, sei gol realizzati e uno solo subito. “E va bene così – spiega il capitano dell’Eretum Monterotondo – perché dopo la sfortunata trasferta di Ladispoli abbiamo la grande opportunità di riprendere il discorso con la vittoria. La Vis Artena è fortissima ed è la favorita principale per la vittoria finale ma anche Valle del Tevere e Ladispoli fanno parte del Gotha del calcio regionale e contro queste due squadre abbiamo comunque fatto degna figura”. Dopo il grande exploit contro la Valle del Tevere la sconfitta di Ladispoli non ha intaccato la fiducia di Carlo Alessandri nella sua squadra: “Contro i tirrenici abbiamo comunque giocato una buona gara, loro sono una grande squadra ma il loro primo gol è stato fortuito. Noi abbiamo avuto buone occasioni per pareggiare e come spesso succede nel calcio quando giochi con queste grandi squadre se non fai gol te lo fanno loro. Subito solo due tiri in porta e due gol, io non ho fatto una sola parata a Ladispoli. Solo subito due tiri e due gol. Bravi loro a fare quello che hanno fatto male noi a non finalizzare”. Quindicesima stagione di grande calcio per Carlo Alessandri, la maggior parte delle quali con addosso la maglia della sua città e ogni partita dimostra che questo giocatore non molla un solo centimetro, ha sempre una grande carica ed è sempre un grande capitano: “Trentuno anni e ho ancora la voglia di giocare, di allenarmi, di soffrire e di gioire. Quest’anno ho buone sensazioni, la squadra ha un giusto mix di veterani e di giovani. Sono convinto che faremo bene”. Se arrivasse una proposta indecente? Lasciare Monterotondo?: “Preferisco che la proposta indecente me la faccia sempre l’Eretum Monterotondo”.

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di Sergio Toraldo

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