Rapini, che è anche consigliere alle elezioni Regionali, dopo aver appreso che il vicesindaco voleva rinviare ai prossimi giorni l’incontro fissato con una famiglia italiana che rischia lo sfratto, si è presentato a Guidonia per protestare.
“Grazie al nostro blitz – continua Rapini – siamo riusciti ad essere ricevuti ugualmente e ad apprendere che l’ufficiale giudiziario ha rinviato al 1 marzo lo sgombero, ottenendo inoltre l’ennesima promessa che il Comune di Guidonia cominci a lavorare con le Politiche Abitative di Roma per arrivare ad una assegnazione temporanea della casa attuale in attesa che venga assegnata la casa popolare”.
“Noi non crediamo a queste promesse – conclude Rapini – soprattutto quando i cittadini dell’Albuccione, del Bivio di Guidonia e della Sorgente aspettano da mesi che si avveri lo sgombero tanto promesso dei campi rom che continuano a portare degrado, furti e roghi tossici nella zona. Restiamo quindi al fianco di questa famiglia di italiani finché non otterrà la casa che gli spetta”.