Museo Garibaldino – Discussione cimeli tra Comune ed ex direttore Guidotti, nuovo capitolo

Guidotti ha risposto alle ultime affermazioni sollevate dall’Ente, di cui abbiamo parlato qui, ecco cosa dice oggi:

 

1. Con riguardo all’inventario, poiché quello del 1998 è stato redatto direttamente dal Comune lo scrivente pensava ovviamente che lo stesso Ente ne fosse in possesso e a conoscenza e mai siamo stati sfiorati dal pensiero che, addirittura, non avessero alcuna notizia dell’esistenza dello stesso.

 

2. Relativamente ai cimeli intanto va precisato, come risulta dal contenuto della Deliberazione del Consiglio Comunale n. 6 approvata in data 14.07.1998, che la Associazione Nazionale Veterani e Reduci Garibaldini è “in parte proprietaria dei cimeli esistenti nel Museo”; inoltre i cimeli a cui nella precedente nota si faceva riferimento sono quelli che la Cooperativa “Ricreazione”, autrice del nuovo inventario, ritiene “assenti” in virtù di “alcune fotografie scattate precedentemente al nostro subentro (1 luglio 2017)  E gli stessi sono come detto di proprietà privata e per questo prelevati.

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3. Relativamente allo stato dei cimeli è semplicemente assurdo ritenere che la Associazione dovesse occuparsi per euro 13.500, 00 l’anno anche del restauro dei cimeli. Anche in ragione del fatto che, come afferma il Comune nel comunicato, per il restauro di una sola camicia ci sono voluti 2 mila euro! Con tale somma la Associazione si è occupata della apertura giornaliera, custodia, pulizie ed organizzazione a propria cura e spese dei seguenti eventi: 25 Aprile, 2 Giugno e 1 Novembre; nonché della promozione del Museo, gemellaggi, visite guidate, conferenze, valorizzazione e manutenzione de reperti. La attuale amministrazione ha speso nel 2017 12.000,00 per la Cooperativa “Ricreazione” e tuttora viene utilizzato un dipendente comunale per apertura e chiusura, evidentemente distolto da altri compiti d’ufficio

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4. E’ totalmente fuorviante far riferimento da parte del Comune all‘incontro che vi è stato nel Gennaio 2017, poiché la mia precedente nota faceva riferimento alla risoluzione anticipata della Convenzione, ossia al mese di Novembre 2017, e non all’inizio della stessa; pertanto nulla di falso è stato affermato. Manifesto il mio rammarico e dispiacere per il brutto e amaro epilogo di questa vicenda.

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