Tivoli, colpo di scena: la Regione nega autorizzazione alla discarica nei pressi di Villa Adriana

Dopo la richiesta di sospensione dei lavori avanzata dal Ministero dei Beni Culturali, di cui abbiamo parlato qui, arriva un’altra presa di posizione che allontana la possibilità far sì che a due passi dal sito archeologico patrimonio UNESCO possa sorgere un raccoglitore-discarica di materiali inerti.

MARCO VINCENZI – “Esprimo soddisfazione per la decisione della Regione Lazio di negare l’autorizzazione a utilizzare l’ex cava di pozzolana in prossimità del sito archeologico di Villa Adriana come discarica di materiali inerti. Con questa decisione, l’amministrazione Zingaretti conferma attenzione concreta alla tutela paesaggistica e del patrimonio storico–archeologico del territorio, serietà e rispetto degli impegni presi con i cittadini. Non avevo dubbi e sono felice che il pronunciamento regionale sia arrivato con la massima tempestività, mettendo ben presto la parola fine a polemiche o possibili tentativi di strumentalizzazione”, ha dichiarato Marco Vincenzi, consigliere regionale del Partito Democratico.

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LA RICHIESTA DEL MIBACT – La Soprintendenza Speciale Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Roma ha sottolineato la mancata comunicazione e il mancato preavviso dei lavori in corso all’interno della ex cava di pozzolana e ha ricordato il vincolo paesaggistico della zona per via dell’alto interesse archeologico del territorio in questione. La richiesta di sospensione dei lavori immediata è firmata dai funzionari responsabili: Dottor Stefano Musco, Dottoressa Cristina D’Agostini, Architetto Maria Luisa Mutschlechner e dal Soprintendente Architetto Francesco Prosperetti.

LA VICINANZA CON VILLA ADRIANA – Vale la pena ricordare che l’ex cava di pozzolana sorge a 650 metri circa dalla buffer zone del sito archeologico patrimonio UNESCO di Villa Adriana. 

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RISCHIO AMBIENTALE – Oltre alla tutela storico-culturale, Legambiente Tivoli ha ricordato il pericolo del rischio ambientalea dovuto alla permeabilità del terreno: “Sotto la cava di pozzolana corrono le acque di falda provenienti dai Colli Albani e dai Monti Prenestini. Il confine del piano di cava è dato dal fosso dell’Acqua rossa e quindi esiste il vincolo della legge Galasso a tutela dei corpi idrici”.

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