“Bisogna aiutare la piccola imprenditoria – afferma – servono procedure burocratiche più snelle.
Ma prima di tutto un maggiore sentimento di unità nazionale e di patria: siamo convinti che serva un gran lavoro anche nelle scuole, dove è necessario tornare ad insegnare l’educazione civica.
Bisogna recuperare la nostra Italia che ha esportato il Made in italy in ogni angolo del mondo e che oggi fatica a farsi strada in una economia che, invece, dovrebbe vederla vincente. Per questo è fondamentale tutelare le produzioni nostrane, cercando di generare ricchezza e occupazione con ciò che abbiamo”.
La politica degli ultimi anni va rivista, secondo Trancassini. “Le scelte più recenti hanno portato
le persone ad allontanarsi dall’Italia – prosegue – senza contare che nei nostri centri vengono ancora chiuse scuole e ospedali. Nella Sabina Romana c’è bisogno di investimenti sia dal punto di vista delle infrastrutture che dei servizi. E’ diffuso, purtroppo, il sentimento di essere cittadini di serie b rispetto alle
grandi città. La politica deve fornire una risposta al nostro territorio che deve essere protagonista
e non rappresentare l’ultimo problema nelle finanziarie regionali e nazionali”.
La sfida elettorale. “Mi affaccio alla ribalta nazionale per la prima volta – conclude – dobbiamo
far recuperare credibilità alla politica ma per fare questo serve essere credibili prima come
persone. Servono fatti e non parole. Il mio è uno slogan chiaro: “siamo quello che facciamo”.
Mi reputo una persona onesta che amministra da tanti anni, sono avvocato patrocinante in Cassazione
e ho un’attività di ristorazione. Lavoro tutti i giorni e mi sveglio all’alba. Basta informarsi sulla mia vita e vedere quali sono i miei risultati. Voglio essere giudicato dai fatti”.