Si sono opposti alla trasfusione anche mettendo le loro volontà per iscritto, ma il medico l’ha effettuata lo stesso e ora si trova rinviato a giudizio. Un caso che riguarda una coppia residente a Montelanico, successo nel 2013 nell’ospedale di Tivoli, che vede come protagonista una giovane donna, Michela, ora morta. Il marito, Andrea, ribadisce l’intenzione di andare fino in fondo perché la volontà della moglie – Testimone di Geova – non è stata rispettata. Alla prima udienza davanti al Tribunale di Tivoli, il difensore dell’imputato ha contestato l’ammissione della costituzione di parte civile del marito e dei genitori della paziente. Il Giudice ha però rigettato tale eccezione e ha ammesso le costituzioni di parte civile rinviando l’udienza al prossimo 24 settembre per sentire i testimoni del PM.