TIVOLI – Violentata per 17 anni, la figlia incastra il padre con una registrazione: condannato

Pena di 14 anni di galera per un pensionato tiburtino 66enne: l’orco abusava della vittima ogni volta che la moglie usciva e restava da solo in casa

Aveva iniziato a custodire quel segreto che era appena una bambina e ha continuato a subire in silenzio finché è diventata una donna. Per paura e per vergogna. L’orco cattivo abitava in casa e aveva il volto del padre, pronto ad abusare di lei ogni volta che la mamma era assente. E’ andata avanti così per 17 lunghissimi anni fino a quando Anna (il nome è di fantasia) ha trovato la forza di uscire dal guscio e il coraggio di denunciare tutto facendo arrestare il genitore con una prova schiacciante: la registrazione audio di un abuso. Così il Tribunale di Tivoli ha condannato il padre orco, un pensionato tiburtino 66enne, a 14 anni di reclusione per violenza sessuale aggravata ai danni della figlia minorenne e continuata anche da maggiorenne, oltre che per maltrattamenti. Il Collegio presieduto da Nicola Di Grazia e composto da Antonio Ruscito e Emanuela Maria Francini ha accolto in pieno la tesi dell’accusa sostenuta dal sostituto procuratore Gabriele Iuzzolino che aveva richiesto la pena di 16 anni per gli orrori commessi. L’imputato è stato inoltre condannato all’interdizione perpetua dai pubblici uffici, al divieto di avvicinamento a luoghi abitualmente frequentati da minori e dovrà inoltre risarcire i danni alla vittima per un importo da decidere in separato giudizio civile, pagando una provvisionale immediatamente esecutiva di 20 mila euro più le spese di giudizio e quelle al legale di parte civile. L’APPROFONDIMENTO SU TIBURNO IN EDICOLA DA MARTEDI’ 15 OTTOBRE

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