di Valerio De Benedetti
La vela, il tennis, il golf, il nuoto in mare aperto potrebbero essere i più sicuri, a “rischio zero”, e sono anche le discipline che potrebbero ricominciare prima di tutte le altre. Gli sport di combattimento o quelli a squadre con un intenso contatto fisico (rugby, pugilato ecc.), sono invece i più pericolosi, e che nella scala di valori consegnata dal Politecnico di Torino e dal Coni al Ministro Spadafora, riportano un valore di 4. Il tanto discusso calcio si prende invece un bell’indice di 3. Un documento questo, che dovrà aiutare il governo a decidere la ripartenza, ma che prevede anche alcune norme non facili da garantire: tamponi per tutti, mascherine ai giocatori in panchina e non solo. Condizioni per garantire la sicurezza, ma non attuabili facilmente con l’attività fisica. Il dossier analizza sport per sport il grado di pericolosità di una possibile ripresa. Sono 387 le discipline prese in causa. Ilfattoquotidiano.it ha rivelato alcuni esempi questa “graduatoria” che riproponiamo di seguito. Sembra possibile immaginare che un primo via libera potrebbe arrivare per gli sport che hanno una valutazione tra 0 e massimo 2, che poi sono anche tutti sport individuali.
GRADO DI PERICOLOSITà 4: Pugilato, Rugby, Pallacanestro, Pallavolo, Squash.
GRADO DI PERICOLOSITà 3: Calcio, Scherma.
GRADO DI PERICOLOSITà 2: Pallanuoto, Beach Volley.
GRADO DI PERICOLOSITà 1: Nuoto in corsia, ciclismo.
GRADO DI PERICOLOSITà 0: Golf, tennis, equitazione, pesca, vela.