GUIDONIA – Buoni Spesa, dopo la denuncia arriva il Pin

L’impiegato aveva sbagliato a trascrivere il numero di telefono di Massimiliano F. che il 27 aprile aveva ritirato la Card. Lunedì sera l’appello su Tiburno, ieri pomeriggio caso risolto

Da oltre due settimane teneva il cellulare in mano in attesa dell’sms. Ma l’attesa era risultata vana fino a ieri pomeriggio, martedì 12 maggio, quando finalmente gli è stato comunicato il Pin.

Si è risolto il caso di Massimiliano F., 49enne di Marco Simone che lunedì sera 11 maggio a Tiburno.Tv aveva raccontato la sua paradossale storia di cittadino prigioniero della burocrazia a causa di un errore di trascrizione del suo numero di telefono da parte degli uffici del Comune di Guidonia Montecelio. L’uomo, cassiere di supermercato in Naspi a 900 euro al mese fino a giugno, una moglie parrucchiera 47enne da marzo in attesa della cassa integrazione in deroga e tre figli minori di 16, 11 e 9 anni, uno dei quali disabile, aveva fatto domanda per ottenere la “Card Spesa” distribuita ai cittadini maggiormente in difficoltà a causa dell’emergenza Covid-19.

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L’istanza era stata accolta e per lui erano previsti buoni spesa da 500 euro, il massimo per nuclei numerosi come il suo. Così il 27 aprile era stato convocato a ritirare la carta “Soldo”, ma da allora era rimasto in attesa della comunicazione del Pin per poterla attivare.

Ieri mattina, martedì 12 maggio, Massimiliano si è recato per la terza volta al Centro commerciale Tiburtino ed era stato rimandato a casa con la promessa che in giornata tutto si sarebbe risolto per il meglio. “Gli impiegati – commenta Massimiliano – erano un po’ seccati per l’articolo uscito su Tiburno.Tv, l’importante è aver ottenuto ciò che mi spettava”.

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