L’incubo post Covid: l’allergia al vaccino si è materializzato negli Stati Uniti d’America, quando un’operatrice sanitaria americana che dopo essersi sottoposta al vaccino della Pfizer ha sviluppato una pesante reazione allergica ed è finita in terapia intensiva. La notizia, inevitabilmente, è destinata a lanciare ombre sulle crescenti apprensioni, molto spesso avanzate dagli stessi medici e dal personale ospedaliero, perché sembra che l’infermiera, prima di sottoporsi al vaccino, non soffrisse di alcuna allergia pregressa. La gravissima reazione allergica al farmaco è stata sviluppata in solo dieci minuti dalla somministrazione del farmaco. La donna aveva ricevuto l’iniezione, l’undici dicembre, davanti alle telecamere televisive sviluppando, poi, evidenti e pesanti rush cutanei, una forte tachicardia e particolare ancor più inquietante una forte crisi respiratoria, tanto che è stato necessario somministrarle epinefrina per placare la sintomatologia emersa. I sintomi si sono ripresentati e in questo caso i medici curanti hanno fatto ricorso a steroidi. La donna, successivamente, ha subito un ulteriore peggioramento delle condizioni tanto da rendere indispensabile il ricovero in terapia intensiva.

Allarme dagli Usa, infermiera in terapia intensiva dopo il vaccino
La donna aveva ricevuto l’iniezione, l’undici dicembre, davanti alle telecamere televisive
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