Il ricordo
Nella serata del 21 gennaio l’Airmobile Task Group “Griffon” ha voluto ricordare il Maresciallo Capo Simone Cola, colpito a morte nei cieli dell’Iraq sedici anni fa. La commemorazione ha avuto luogo nelle adiacenze della linea di volo degli elicotteri italiani, nell’aeroporto di Erbil (Kurdistan iracheno).
Alla funzione religiosa, nel rispetto delle misure anti-Covid, durante la quale il cappellano militare del Contingente ha riflettuto sull’elevato insegnamento etico e morale del tragico evento, è seguito il momento più toccante dell’incontro, quando, sulle note del “Silenzio”, il Generale di Brigata Francesco Principe, Comandante del Contingente italiano in Iraq e Assistente del Vice Comandante per la Strategia della Coalizione anti-DEASH ed il Comandante dell’unità dell’Aviazione dell’Esercito in Iraq hanno deposto un mazzo di fiori ai piedi dell’edicola dedicata alla Madonna Lauretana, protettrice degli Aviatori e ai Caduti della specialità.
Originario di Tivoli, Simone Cola, Sottufficiale dell’Aviazione dell’Esercito di stanza a Bracciano, era stato colpito a morte durante una missione di volo sopra Nassiriya. Un colpo di arma da fuoco esploso a terra lo aveva raggiunto in un punto vitale mentre era piazzato nella posizione di mitragliere a difesa dell’elicottero.
Per l’estremo sacrificio, il Presidente della Repubblica gli ha conferito la “Croce d’Onore alle vittime di atti di terrorismo o di atti ostili impegnate in operazioni militari e civili all’estero”.
La motivazione dell’onorificenza, letta durante la commemorazione, è la seguente.
“Giovane Sottufficiale specialista di elicottero dalle straordinarie qualità morali e professionali, comandato in missione in terra irachena, nell’ambito dell’operazione “Antica Babilonia”, si prodigava con grande professionalità ed entusiasmo partecipando a numerose missioni di ricognizione. Il 21 gennaio 2005, nel corso di un volo di ricognizione e osservazione effettuato in supporto ad una contestuale atti vita’ operativa condotta, sul terreno, da forze del contingente nazionale, veniva raggiunto da un colpo di arma da fuoco ostile esploso da terra. Colpito a morte, perdeva la vita nell’adempimento del dovere. Con il suo sacrificio ha contribuito in misura rilevante ad accrescere il prestigio dell’Italia e delle sue forze armate in ambito internazionale, tenendo alto l’ideale di pace e solidarietà fra i popoli. (Cieli di An Nassiriya) – Iraq, 21 gennaio 2005)”
L’Airmobile Task Group “Griffon” è il reparto di elicotteri italiani messo a disposizione della Coalizione di 83 partners costituita nel 2014 per arginare e sconfiggere il sedicente Stato Islamico ed ancor’oggi impegnata nella definitiva eliminazione delle ultime sacche di resistenza dell’ISIS. L’attuale compito dei nostri aviatori è di assicurare il trasporto aereo sul territorio iracheno a favore delle unità multinazionali nell’ambito dell’operazione “Inherent resolve”. È inquadrato operativamente nella 34^ Brigata di aviazione statunitense, con la quale ha raggiunto elevatissimi livelli di integrazione. Il velivolo impiegato è l’UH-90A, elicottero bi-turbina utility di nuova generazione, con capacità multiruolo e di alto livello tecnologico.