Da feudo rosso a rischio estinzione, la Sinistra mentanese a un bivio

A pochi mesi dal voto iniziano i confronti con le altre forze politiche e la ricerca del candidato sindaco. Il servizio completo su Tiburno in edicola

Dopo la divisione con Fonte Nuova, a Mentana il centrosinistra non ha più vinto elezioni e governato. L’unica eccezione sono state le turbolente elezioni comunali del 2011, quando il Pd decise di rinunciare all’ultimo momento alle primarie per sostenere il candidato sindaco dell’Udc Altiero Lodi. Un governo di centrosinistra durato poco, perché due anni più tardi è arrivato il cosiddetto “ribaltone” e il primo cittadino si è trovato una maggioranza alternativa con il centrodestra. Prima della divisione, invece, gli equilibri erano opposti e hanno governato la città per lunghi anni il sindaco comunista Demetrio Pasqui negli anni 60 e 70, poi Luigi Cignoni negli anni 90. Il risultato era condizionato fortemente dalle frazioni di Tor Lupara e anche Santa Lucia, abitate da operai, molti dei quali provenienti da regioni “rosse” come le Marche.

LA RICERCA DEL CANDIDATO SINDACO

A pochi mesi dalle elezioni per il rinnovo del sindaco del consiglio comunale, il centrosinistra e in particolare il Partito Democratico di Mentana sembrano ancora lontani dall’aver definito schieramento e men che meno candidato sindaco. Nei giorni scorsi sono iniziati dei confronti con il Movimento 5 Stelle per valutare una possibile convergenza, oltre ad altre forze civiche presenti o in fase di costituzione sul territorio. Al momento non emergono nomi, quello che sembra praticamente certo è invece che il Pd punterà forte sul rinnovamento, anche perché alcuni consiglieri comunali storici di questi anni non dovrebbero ripresentarsi. È il caso di Adelaide Rotolo, Walter Midei e forse anche l’attuale capogruppo ed ex candidato sindaco Maria Rendini.

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LA FRATTURA DEL 2011 E IL “FUORIUSCITO” MARCO BENEDETTI

Le divisioni interne al centrosinistra Mentanese hanno avuto il suo culmine nel 2011 a ridosso delle elezioni comunali. Il Pd sceglie la strada delle Primarie, molto di moda in quel periodo, e si fanno avanti Maurizio Ciccolini, Adelaide Rotolo e Marco Benedetti. I tre candidati si confrontano pubblicamente, ma pochi giorni dal voto arriva l’accordo “dall’alto” con Altiero Lodi e l’Udc. Rotolo e Benedetti si candidano a sindaco con una loro lista civica, rispettivamente “Democratici per Mentana” e “Rinnovamento e Cambiamento”. Ciccolini segue la linea del partito e dopo la vittoria di Lodi su Barbato diventa vicesindaco. Rotolo si unisce al ballottaggio e diventa presidente del consiglio comunale. Entrano in giunta anche Maria Rendini e Roberto Baccani. Benedetti tiene il punto e inizia un’opposizione dura. A maggio del 2013 però arriva il “ribaltone” con il sindaco Lodi che fa fuori il Pd dalla sua giunta e trova il sostegno in consiglio comunale del centrodestra.
Nel 2016 ancora primarie. Adelaide Rotolo però abbandona a pochi giorni dal voto e lascia il campo a Maria Rendini che alle elezioni vere e proprie arriva al ballottaggio contro il Patto civico di Marco Benedetti che vince. In consiglio comunale per il Pd entrano il candidato sindaco Maria Rendini e Mauro Galafate. Dopo le dimissioni di quest’ultimo entra la giovane Michela Moriconi. Tutti e tre di Castelchiodato.

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