In passato ci siamo occupati del Mostro di Nerola: Ernesto Picchioni, responsabile dai 4 ai 16 omicidi tutti commessi nel comune che oggi conta meno di mille abitanti. Abitando in una casa isolata e fatiscente a due piani al chilometro 47 della Salaria, Ernesto Picchioni, seminava chiodi piegati per bucare le ruote delle biciclette. Quando gli sfortunati ciclisti andavano a chiedere aiuto nel suo casolare gli offriva ristoro e anche un letto per la notte. Proprio nelle ore buie li uccideva barbaramente derubandoli. Ernesto Picchioni, era un omicida seriale stanziale che commetteva i delitti nelle vicinanze della cascina. Inizia molto probabilmente ad uccidere durante la guerra, quasi sicuramente una delle prime vittime è stato il vero proprietario della cascina, Picchioni abitava abusivamente nella cascina, scomparso nel nulla. Incastrato dagli inquirenti, viene condannato a due ergastoli e 26 anni di prigione il 12 marzo 1949. Nel periodo di detenzione improvvisamente aggredire papa Giovanni XXIII, durante una visita pastorale. Dopo la tragedia sfiorata grazie al pronto intervento delle guardie e degli uomini della sicurezza dello Stato del Vaticano, Picchioni viene prontamente trasferito nel penitenziario di massima sicurezza di Porto Azzurro. Muore nel 1967.
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L’aggressione del Mostro di Nerola a Papa Giovanni XXIII
Ernesto Picchioni, era un omicida seriale stanziale responsabile dai quattro ai sedici omicidi
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