Il Comune non può limitare l’installazione degli impianti di telefonia mobile facendo leva su criteri distanziali generici ed eterogenei. Sulla base di questo principio il Tar del Lazio ha dato il via libera al traliccio della “Iliad Spa” a Cretone, frazione di Palombara Sabina.
Lo stabilisce la sentenza numero 2589 pubblicata mercoledì 3 marzo con la quale il Tribunale amministrativo ha annullato sia il diniego espresso dal Comune il 25 agosto 2020, sia l’articolo 4 del Regolamento numero 24 approvato il 28 marzo 2017 dall’amministrazione del sindaco Alessandro Palombi. Il progetto della società di telefonia prevede la localizzazione di un’antenna in via Vigna di Ciollo, ma il Comune di Palombara Sabina aveva dato parere contrario in quanto l’impianto sarebbe sorto ad una distanza inferiore ad un chilometro e mezzo dalla scuola materna, ovvero da un sito sensibile.
Secondo l’amministrazione l’ubicazione contrasterebbe con l’articolo 4 del Regolamento comunale che prevede un “divieto assoluto all’installazione degli impianti al di sotto di un raggio di rispetto fissato in un chilometro e mezzo da siti sensibili, come appunto asili, scuole materne, ospedali e così via.
A parere dei giudici tale Regolamento non è in linea con quanto previsto dal Decreto Legge 76 del 2020 approvato dal Governo Conte che esclude per gli Enti Locali il potere di introdurre limitazioni alla localizzazione dei tralicci in aree generalizzate del territorio, riservato allo Stato. Il Comune di Palombara Sabina è stato inoltre condannato dal Tar a risarcire 3 mila euro di spese legali alla società “Iliad Spa”.
L’APPROFONDIMENTO SU TIBURNO IN EDICOLA MARTEDI’ 9 MARZO 2020
