GUIDONIA - Rogo tossico nello smorzo, arrestato imprenditore

Blitz a Villanova dei Carabinieri Forestali del Nipaaf: il 61enne italiano beccato sul fatto, denunciato il socio 58enne. All’interno dell’azienda sequestrata una montagna di elettrodomestici in disuso: la Procura vuole capire da dove arrivano

Da tempo i residenti segnalavano la presenza di colonne di fumo intenso e acre, è bastato appostarsi per individuare la zona e risalire all’autore. Così ieri pomeriggio, giovedì 4 marzo, i Carabinieri Forestali del Nipaaf di Roma hanno arrestato per termocombustione illecita di rifiuti un 61enne italiano titolare di un’azienda specializzata nella vendita di materiale edile con sede a Villanova di Guidonia.

Il blitz è scattato verso le 17,30 quando i militari hanno notato alzarsi una colonna di fumo nero che ha causato anche rallentamenti alla viabilità lungo la via Maremmana inferiore per l’umidità che ha mantenuto basso la coltre. Per gli investigatori è stato un gioco da ragazzi individuare la zona dove era stato appiccato il rogo tossico, uno smorzo nell’area industriale di Villanova.

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Al momento del blitz i militari hanno “beccato” il titolare dell’azienda intento a bruciare materiali plastici, gommosi e imballaggi, scarti della lavorazione considerati rifiuti speciali pericolosi che all’imprenditore sono costati l’arresto. Tra i rifiuti bruciati, anche cavi di rame. I Forestali hanno rilevato numerosi segni di pregresse termocombustioni con residui carbonizzati di plastica e gomma, come i residenti avevano segnalato in precedenza: l’area di 50 metri quadrati è stata sequestrata.

Durante l’ispezione dell’azienda i carabinieri hanno sequestrato anche una seconda area di circa 100 metri quadrati adibita a stoccaggio di ferro, piombo e rame, materie prime secondarie recuperate dalla termocombustione. Un’area trasformata in discarica abusiva con rifiuti solidi urbani accatasti fino ad una altezza di due metri, tra elettrodomestici, frigoriferi, lavatrici, vasche da bagno: per questo il 61enne è stato denunciato anche per gestione illecita di rifiuti in concorso col socio, un imprenditore italiano di 58 anni.

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Stamane, venerdì 5 marzo, dopo una notte trascorsa ai domiciliari, il titolare dell’azienda comparirà davanti al giudice per la convalida dell’arresto richiesto dal pubblico ministero di turno in Procura Luigi Pacifici.

Il magistrato vuole approfondire la vicenda, accertare la provenienza degli elettrodomestici e capire se nello smorzo conferiscano i rifiuti gli svuotacantine abusivi.

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