Da anni i residenti lamentano la presenza di colonne di fumo intenso e acre provenienti dall’accampamento adiacente alla scuola del quartiere. Stavolta, però, il piromane è stato beccato.
Così lunedì pomeriggio 22 marzo i Carabinieri Forestali del Nipaaf di Roma hanno arrestato per termocombustione illecita di rifiuti G. V., un 46enne di etnia rom nato in Italia, pluripregiudicato per furti e danneggiamento, residente al campo nomadi di via di Salone e domiciliato nell’accampamento all’Albuccione di Guidonia.
Il blitz è scattato verso le ore 16,30 quando i militari sono stati allertati dai residenti dell’Albuccione che avevano notato alzarsi l’ennesima colonna di fumo nel campo abusivo ubicato sui terreni di proprietà della Asl Roma 5. Al momento dell’irruzione i militari hanno “beccato” il pluripregiudicato intento a bruciare rifiuti speciali pericolosi all’interno di una vasca idromassaggio utilizzata come braciere: Raee, elettrodomestici smontati, pezzi di mobilio, plastica, isolanti, gomma, tutta spazzatura raccolta dal lavoro di svuotacantine abusivo. Il rogo avveniva in un’area utilizzata a mo’ di giardino della casa abusiva a pochi metri dalla Centrale elettrica Acea, motivo per cui al 46enne viene contestata anche l’aggravante di aver potuto mandare a fuoco l’impianto causando un black out nella zona.
Durante l’ispezione all’interno del campo rom i Carabinieri hanno rinvenuto un’altra area di circa 20 metri quadrati all’interno della quale erano stoccati altri rifiuti speciali pericolosi: per questo il rom è stato denunciato anche per gestione illecita di rifiuti. Sottoposto agli arresti domiciliari, ieri mattina – martedì 23 marzo – l’arresto di G. V. è stato convalidato dal Tribunale di Tivoli che lo ha rimesso in libertà in attesa di processo.