La Pista d’Oro. Pirro e l’invincibile McLaren- Honda  

La monoposto collaudata dal pilota romano, nel 1988 vince quindici gare su sedici. La strepitosa serie è interrotta dalla doppietta Ferrari a Monza,  con Gerhard Berger e l’indimenticabile Michele Alboreto.

Tanti assi delle quattro ruote hanno corso sulla Pista d’Oro (Km 19 della Tiburtina) dal leggendario Mario Andretti campione del mondo di Formula Uno ’78 fino all’attuale iridato della massima categoria dell’automobilismo: Lewis Hamilton, che con la Mercedes ha conquistato sei dei setti titoli (la prima corona è giunta con la McLaren Mercedes nel 2008) merito di un grande talento e di vetture davvero straordinarie. Quando si tratta di auto incredibilmente vincenti il pensiero degli appassionati non può non andare all’invincibile McLaren- Honda di Senna e Prost, che nel 1988 conquista quindici gare su sedici. La strepitosa serie è interrotta dalla doppietta Ferrari a Monza con Gerhard Berger e l’indimenticabile Michele Alboreto. Proprio l’invincibile McLaren- Honda ha come collaudatore un pilota italiano: Emanuele Pirro, che ha corso sulla leggendaria Pista d’Oro. Il pilota romano, ha gareggiato in Formula 1, in Turismo e soprattutto nelle corse di durata come la 24 Ore di Le Mans, da lui vinta cinque volte. La carriera di Pirro in Formula Uno non è certo da top driver, con quaranta GP disputati (Benetton e Scuderia Italia) e tre punti ottenuti. Con la Casa di Ingolstadt, milita in tutti i principali campionati europei e americani, a partire dalla American Le Mans Series all’European Le Mans Series. Attualmente, è commissario sportivo Fia per la F.1,  presidente della Commissione karting Aci Sport, membro commissione Circuiti e sicurezza Aci Sport, vicepresidente del Grand Prix Drivers Club, associazione degli ex piloti F.1 e vicepresidente Club des Pilotes del 24 Heures du Mans.

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