GUIDONIA - Targa rimossa dal Municipio, la versione del portavoce grillino

Il consigliere Maurizio Celani sostiene che è stata la Soprintendenza ad ordinare la rimozione del pannello in plexiglas affisso nel 2011. Il sindaco Barbet ne ha fatto una questione ideologica: “La nostra Amministrazione è antifascista”

E’ diventato il caso della settimana la rimozione della targa di plexiglas dall’ingresso del palazzo comunale di Guidonia Montecelio.

Il sindaco Michel Barbet ne fa una questione ideologica e in un comunicato stampa di ieri, venerdì 21 maggio, ha detto: “Questo momento è significativo per la nostra Amministrazione che è sempre stata rispettosa dei valori fondati sull’antifascismo fulcro della nascita della democrazia nel nostro Paese. L’Italia coloniale si è resa protagonista di crimini efferati e spargimenti di sangue nel corno d’Africa e la presenza della targa era assolutamente irrispettosa nei confronti di quelle popolazioni ed in generale della comunità africana presente sul nostro territorio”.

Oggi pomeriggio il consigliere comunale del Movimento 5 Stelle Maurizio Celani ha fornito un’altra giustificazione sulla sua pagina Facebook. “Questo post – scrive Celani – si è reso necessario vista la marea che si è alzata riguardo la rimozione della targa affissa sulla balconata del Palazzo Istituzionale Guidoni.

LEGGI ANCHE  GUIDONIA - Auto cannibalizzata e abbandonata in campagna

La rimozione stessa si è trasformata sui social, nei commenti, in una diatriba ideologica che a mio avviso travisa l’operato dell’amministrazione e ho letto in alcuni di essi espressioni di odio che non fanno bene a nessuno. Vorrei premettere che la targa rimossa fu posizionata nel 2011 quindi non è quella originale appunto essendo di 10 anni fa, che la lastra originale è venuta alla luce grazie proprio alla rimozione di quella posizionata 10 anni fa, che la targa rimossa è stata definita illegittima e inappropriata dall’organo Istituzionale che ha la tutela di Palazzo Guidoni ed è una Istituzione sovracomunale.

Oltre ad essere un Consigliere Comunale sono anche Presidente della Commissione Consiliare per la Toponomastica e quindi era mio preciso dovere segnalare un’anomalia da me individuata all’Organo Competente per adempiere alle dovute verifiche. Pubblico, per semplificazione a chi volesse fare accesso agli atti, la pec di risposta alla mia interrogazione da parte della Soprintendenza ai Beni Culturali la quale ha ordinato a questa amministrazione di rimuovere la targa in questione, un ordine di rimozione il cui mancato adempimento in base e per effetto delle leggi vigenti in materia e della Parte Quarta del D.Lgs. 42/04 avrebbe comportato l’avvio di un procedimento penale.

LEGGI ANCHE  TIVOLI - Pronto intervento della Polizia Locale salva una vita

Spero di essere stato esaustivo…l’errore fu fatto da chi volle coprire nel 2011 la lastra originale perché scalpellata alla fine della guerra…ma anche quel gesto di scalpellatura appartiene alla storia. Quando tutto si riduce a guerra ideologica o peggio a mera manovra politica allora è tutto il contesto sociale ad uscirne sconfitto”.

Condividi l'articolo:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.