Forse, tra tutti, ero quello meno ottimista ed invece questa Italia continua a sorprendermi in positivo: una prestazione, soprattutto nel primo tempo, straordinaria. Due gol molto diversi ma frutto di due giocate straordinarie: il primo con Barella che in mezzo a tre avversari è riuscito a trovare uno spazio dove di spazio non ce n’era, il secondo invece porta la firma di Insigne che con il SUO tiro a giro continua a farci sognare.
Se devo dire il migliore in campo però c’è solo un nome: Giorgio Chiellini. Quasi 37 primavere sulle spalle ma prestazioni che lo rendono più giovane di almeno dieci anni. Ha completamente annullato un attaccante come Lukaku come se fosse una cosa normale, quasi semplice. In un calcio ormai dove contano solo piedi e tecnica, Chiellini dimostra che il buon vecchio “mastino” della difesa serve sempre, anche se tecnicamente non eccelso. Personalmente mi ha fatto esultare spesso più dei gol.
Per il resto, bravi tutti: prestazione sontuosa di Donnarumma, che ci tiene in piedi su due ripartenza pericolose del Belgio; ottimo il centrocampo nella gestione della palla soprattutto nella ripresa; bravi Chiesa ed Insigne a rendersi pericolosi sulle fasce. “Pollice in giù” solo per Immobile, che in una serata quasi perfetta sbaglia tanti palloni e non chiude un match che invece poteva vedere il sipario abbassato anche prima del minuto 97.
Dispiace, ed anche tanto, per Spinazzola: l’arma in più di questa squadra. Tanta corsa e spirito di abnegazione per la maglia Azzurra, un talento cristallino costretto però molte volte a stare fermo ai box. La squadra si vede però soprattutto in queste situazioni, i cori di solidarietà da parte del resto della squadra nel viaggio di ritorno dimostrano il fatto che un gruppo così unito ce lo invidiano in tanti, a partire dai “super-quotati” francesi, che invece, nel momento più difficile, si sono sciolti come ghiaccioli sotto il sole di luglio.
Comunque vada, continuiamo a vivere queste notti magiche tutti insieme e godiamoci fino in fondo questo europeo, sperando, come il più puro dei bambini, che i sogni possano diventare presto realtà.