Un cartello che fa discutere

Trovata pubblicitaria, provocazione o assoluta convinzione?

Temi sensibili

Il signor Cutelli va dritto per la sua strada. Continua a fare gelati nei suoi negozi di Pisa e di Lucca apparentemente indenne dalle critiche che gli stanno piovendo addosso sui social.

All’ingresso dei locali di sua proprietà ha esposto un cartello che non lascia dubbi e che è diventato virale: “Si prega la gentile clientela di non accedere se si manifestano sintomi di Covid, razzismo e omofobia”.

Qualcuno sente puzza di trovata pubblicitaria, altri plaudono all’iniziativa ma sono parecchie le persone a cui l’avviso proprio non va giù.

“Per me può chiudere anche ora”, “Cambia lavoro”, “Già esporre un cartello del genere è sintomo di omofobia”…

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Non si può piacere a tutti è la risposta del gelataio toscano che ha scelto a modo suo di esporsi su temi sensibili del dibattito nazionale. “Così come faccio un gelato particolare per materie prime e gusti, allo stesso modo mi piace prendere posizione e non credo di dover chiedere il permesso a nessuno”.

 

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