La scorciatoia è chiusa, e i cittadini si arranagiano come possono: i più giovani scavalcano il cancello, gli altri fanno il giro dell’isolato. Di certo la chiusura della via pedona interna al Parco Arcobaleno, che congiunge via Edmondo Riva e il parcheggio con via Kennedy, è molto usata da chi, andando a piedi, vuole evitare un giro più lungo di quasi 10 minuti che unisce le due parallele.
Da quasi una settimana, però, il cancello celeste che sbocca sul parcheggio di vi E. Riva è chiuso, senza un cartello che indichi, ad esempio, da chi sia stata presa la misura, per quale motivo e per quanto tempo. Insoma, un’azione intrapresa all’insegna della trasparenza. Solo stamattina almeno dieci persone tra studenti, utenti del parco cani e del Parco Arcobaleno hanno dovuto escogitare una soluzione alternativa.
Inoltre, dall’inizio dell’emergenza pandemica, anche l’accesso al parco cani di viale Kennedy è chiuso, proprio mentre i protocolli indicano a tutti i locali di usare, ove possibile, un doppio accesso: uno per l’uscita, l’altro per l’entrata. Sebbene non sia consentito a chi non ha un cane di sostare nel parco, avrebbe potuto essere una alternativa, l’extrema ratio, per coloro che non avessero voluto circumnavigare il quartiere.
Gli utenti del parco cani sostengono che una delle spiegazioni possibili possa essere che il muro su cui il cancello iniste sarebbe pericolante, ma a noi sembra una tesi poco probabile, perché allora si sarebbe dovuta chiudere la strada sin dall’inizio, per evitare che i cittadini la percorrano tutta, costeggiando il muro, per poi trovare il cancello chiuso e ripercorrerla in senso inverso.
(A. I.)
