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La televisione tradizionale: ma chi la vede più? Un amore interrotto?

I soliti programmi televisivi non hanno più l’appeal di un tempo e gli ascoltatori calano di 2,5 milioni rispetto a un anno fa anche nella fascia 20.30/22.30

I dati sono chiari e forse mostrano un amore interrotto: a ottobre 2021 gli ascolti nella fascia di prime time, quella che va dalle 20.30 alle 22.30, sono diminuiti di 2,5 milioni rispetto a un anno fa. E la media è di 23,1 milioni di spettatori, cioè meno del 40% della “popolazione” televisiva. Lo rileva lo Studio Frasi, su elaborazione di dati Auditel, sottolineando come numeri così bassi non si registravano da 18 anni. Ma la tendenza negativa non è questione di orario, riguarda tutta la giornata, come evidenziano tutti gli editori: media di spettatori a 9,5 milioni, 1 milione in meno rispetto a ottobre 2020, ma anche il dato più basso degli ultimi 11 anni (dal 2010 non si scendeva sotto i 10 milioni). La spiegazione, oltre il passaggio al nuovo standard che ha fatto sparire tante reti Rai (Rai 5 tra tutte, quella della “cultura”) da vecchi apparecchi tv? La carica delle smart tv che, connesse a internet, fanno volare le piattaforme di streaming, con in testa Netflix seguita stretta da Amazon Prime Video e Disney+: insieme raggiungono, nella fascia 20.30/22.30, 1,8 milioni di accessi, quasi l’8% del totale.

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