Poteva essere questa il motto di spirito da inventare per ispirare la richiesta che c’è stata di arruolare truppe volontarie per risolvere la difficile questione ambientale.
Ma sono in pochi ad avere aderito, nonostante una forza vitale che la città vanta nell’associazionismo e nella partecipazione sociale. Il sindaco chiama i cittadini a collaborare ma la spazzatura resta là, nelle strade.
Nel riscontrare che non c’è risposta delle proprie truppe cammellate il nuovo sindaco deve riscontrare anche la debacle di Ama che fa sapere di non riuscire a smaltire le mille tonnellate prefissate come obiettivo settimanale.
Ma è anche vero che l’azienda municipalizzata lamenta un vuoto di organico pari a ottocento unità di personale. Ma c’è anche il 60 per cento dei mezzi fermi in deposito per avaria.
L’unica soluzione sarà quella di ricorrere a ditte esterne e qui avremo un impegno di bilancio straordinario. E lì arrivano altri dolori della catena infinita dei malesseri dall’essere Capitale.