L’ultimo conflitto mondiale ha lasciato in eredità distruzione, disperazione e segreti ancora oggi impenetrabili. I tedeschi, costretti alla fuga per la repentina avanzata degli Alleati non rinunciano certo a portasi via alcuni “tesori”. In questa occasione molto probabilmente le truppe del Terzo Reich non riescono a vacare le Alpi con il malloppo di circa settanta tonnellate d’oro provenienti direttamente dalla Banca d’Italia. Quindi, il bottino (secondo alcuni studiosi supera le cento tonnellate d’oro) sarebbe stato sepolto sul lato sud del Bunker Soratte. Ovviamente, non sono mancate ricerche da parte dell’Esercito Italiano e anche di privati. Però, mai nessuno ha trovato un lingotto. Non dobbiamo dimenticare che il bunker in questione è caratterizzato da una serie infinta di gallerie conosciute ed altre meno note. La struttura ha anche resistito in modo incredibile ad una serie di attacchi esterni e pure interni. Perciò, il Monte Soratte ancora oggi custodisce lontani segreti che nessuno è mai riuscito a svelare. I ricercatori e gli esperti di storia contemporanea non sono mai andati oltre una serie di ipotesi. Seconda una “teoria” il tesoro destinato al Fuhrer sarebbe arrivato fino nella lontana provincia di Como in Lombardia “trasformandosi” nell’oro di Dongo.
FGI