Sempre meno nascite nel nostro paese con ancora un record negativo per la natalità: nel 2020 i nati sono 404.892 (-15 mila sul 2019). Il calo (-2,5% nei primi 10 mesi dell’anno) si è accentuato a novembre (-8,3% rispetto allo stesso mese del 2019) e dicembre (-10,7%), mesi in cui si cominciano a contare le nascite concepite all’inizio dell’ondata epidemica. Ed è del 47,5% la percentuale di primi figli, 8mila in meno in un solo anno, con un -4,1% rispetto al 2019. Tale forte diminuzione è da mettere in relazione al dispiegarsi degli effetti negativi innescati dall’epidemia da Covid-19, che nel solo mese di gennaio 2021 ha fatto registrare il maggiore calo di sempre (quasi 5mila nati in meno, -13,6%). Lo rileva l’Istat che rimarca come l’ondata di denatalità continui a proseguire nell’anno in corso. Secondo i dati provvisori di gennaio-settembre le minori nascite sono già 12mila 500, quasi il doppio di quanto osservato nello stesso periodo del 2020.
Più basso di sempre il numero medio di figli di donne di cittadinanza italiana, che si ferma a 1,17.
Secondo l’Istituto nazionale di statistica, si riduce pure il contributo alla natalità anche da parte dei cittadini stranieri. Dal 2012 al 2020 diminuiscono i nati con almeno un genitore straniero (quasi 19mila in meno) che, con 88.345 unità, costituiscono il 21,8% del totale dei nati, oltre 4 mila in meno solo nell’ultimo anno.