La riqualificazione del Comprensorio di Monte Le Mole non s’ha da fare.
Lo decreta una determina della Giunta della Regione Lazio, che il 12 gennaio ha bocciato il Programma Integrato d‘Intervento in località Monte Le Mole, presentato dalla società Riqualificazione e Progresso Imobiliare srl, e approvato dalla Giunta Comunale di Capena il 29 novembre 2019.
Il Comune aveva in animo di adottare una modifica del Piano Regolatore per trasformare un ex frantoio, risalente agli anni Settanta, attraverso l’intervento di una ditta privata che prevedeva di costruire nell’area tre palazzine di edilizia residenziale con una quota dedicata ad uffici, per un importo di quasi 600mila euro.
L’operazione si basava su un PRINT, un Programma Integrato d’Intervento atto a promuovere, coordinare ed integrare iniziative e risorse pubbliche e private, per migliorare la qualità urbana e la dotazione di servizi e infrastrutture di quartieri che ne sono carenti. In sintesi, una sorta di scambio tra un ente pubblico e un privato che avrebbe portato alla costruzione di una rotatoria in località Rosetole, lungo la strada provinciale, all’altezza dell’incrocio della Madonnina, tristemente famoso per i numerosi incidenti stradali che negli anni vi si sono verificati.
Una delle motivazioni del diniego della Giunta Regionale sta nel fatto che questa avrebbe ravvisato nell’operazione un indice di edificabilità superiore a quello permesso nell’area interessata. L’altra è il fatto che la rotatoria non sarebbe stata giudicata una infrastruttura sufficientemente rilevante da giustificare l’operazione.