Sono circa centomila i nuclei familiari dell’asse nordest. 280 mila, i cittadini tra Tivoli e Fiano Romano, passando per Guidonia, Mentana, Fonte Nuova e Monterotondo e gli altri comuni con minor numero di abitanti. Essendo l’aumento di elettricità e gas si presenta come una stangata da mettere in crisi qualsiasi bilancio familiare che vive di stipendio. Si prevede quindi un aumento di cento milioni l’aggravio nei costi di vita reale che si prospettano in questa area per i quotidiani consumi di energia elettrica e per il gas.
Il governo aveva già inserito interventi a sostegno per attenuare il peso di questo aggravio nei costi di vita reale per le bollette di fine 2021. La stangata però si preannuncia per ogni famiglia, oltre i costi al consumo che aumenteranno per qualsiasi bene, dal caffè a ogni genere alimentare. Il problema infatti riguarda da vicino anche le piccole aziende e i loro costi di produzione. Piccole e medie aziende hanno iniziato a lavorare la domenica quando i costi dell’energia sono inferiori. Si azzera in poco tempo il poco vantaggio che molte di loro avevano acquisito con l’aumento della produttività attraverso lo smart working e altre agevolazioni introdotte per attenuare le difficoltà della pandemia.
Sempre il governo ha quindi pensato di stornare dei fondi per i primi mesi del 2022. Il primo passo del governo è da un miliardo e mezzo di euro ricorrendo ai proventi delle aste di CO2 e con la cartolarizzazione di alcuni oneri di sistema che valgono 2,5 miliardi.
IL piano complessivamente approvato per le famiglia vale quattro miliardo, ma facendo i conti di sopra servirà a ben poco. L’obiettivo finale infatti consiste nell’arrivare a dieci miliardi. Sono però soldi che sono stati rastrellati dal bilancio senza dover fare scostamenti del deficit. Si otterranno facendo tagli strutturali.
IL commercio sarà il settore di economia dove gli aumenti appariranno più sensibili. Confcommercio parla di rincari pari al 76% per il terziario, per un totale di 20 miliardi. Il mondo delle cooperative, invece, ha stimato che l’aumento complessivo sarà di ottanta miliardi per la bolletta sia di famiglie che di imprese.
A sostegno delle famiglie si prospettano anche i cosiddetti “ristori”. Riguarderanno però le imprese più penalizzate dalla fase Covid. Il problema centrale si concentra, come sempre, nel mondo delle piccole imprese. I dati Eurostat parlano di costi per l’energia nel primo semestre 2021 con dei costi maggiorati rispetto alle grandi. Il calcolo per l’energia elettrica è di 75,6 per cento in più. Per il gas addirittura il 133,5 per cento.
A monte di aiuti e compensazioni si dovrà entrare nella logica di un ridimensionamento nei consumi. Si prevedono così città più buie e vetrine non illuminate di notte. Ma la riflessione che dovrà compiersi, sempre a monte di tutto questo, dovrà consistere nella ricerca di un sistema di approvvigionamento energetico sicuramente meno impattante sull’ambiente, ma che ridia qualcosa in termini di standard di consumo al quale siamo abituati. La retorica del rifiuto di modelli impattanti sull’ambienti è arrivato al redde rationem. Dovremo capire innanzitutto come vogliamo vivere.