Alla conta dei voti nessuno si aspettava la sorpresa Crosetto. Fratelli d’Italia ha deciso di votarlo simbolicamente per fermare la pratica della scheda bianca ma alla conta dei voti l’imprenditore, ex coordinatore di Fratelli d’Italia, uscito dal Parlamento in questa ultima legislatura, ha raccolto molto più dei sessanta quattro voti in cui si contano deputati, senatori e consiglieri regionali del partito di Giorgia Meloni.
E in effetti la persona Guido Crosetto, pur avendo un identikit chiaro e netto del centrodestra, non risulta un personaggio divisivo. In ogni suo intervento ha sempre vestito i panni del conciliatore cercando di far prevalere sempre il buon senso.
Si è affermato come figura legata a Forza Italia e pur uscendone per il grande e imbarazzante frastuono del suo leader, non ha mai negato di avere per lui sincero affetto e profonda stima.
Ma c’è di nuovo che Crosetto è apprezzato anche a sinistra per qualità umane e la capacità di arrivare sempre al cuore dei problemi senza per questo farsi prendere da animosità e da spirito correntizio. Ha 58 anni, è di Cuneo, entrato in Parlamento nel 2001 ne ha interpretato immediatamente il ruolo di un uomo con un progetto ma uno spirito obiettivo nell’analizzare i problemi. Nel 2010 è stato nominato sottosegretario alla Difesa e si è distinto sempre per rappresentare un contraltare per le idee di Tremonti. Sebbene sia un imprenditore, selfmademan, non crede nella completa libertà del mercato ritenendosi, come vero liberale, formato con un concetto di Stato assai meno accentratore di quel che abbiamo ma per questo ancora più in grado di dare regole ed esprimere certezze.
Nel nordest lo ricordiamo qualche anno fa in un’iniziativa alle Terme di Tivoli in cui si presentava il progetto di Fratelli d’Italia. Ma è il classico uomo di destra che piace a sinistra …