Aveva poco più di vent’anni quando da Monferrato si è trasferita a Monterotondo Scalo. All’epoca era uno spazio brullo con la ferrovia, uno stabilimento di laterizi e le case che si contavano sul palmo di una mano. Luigia Lignana, 100 anni compiuti il 14 febbraio, si era trasferita lì per amore, dopo aver sposato il figlio di un piccolo costruttore della Sabina. Lo Scalo – erano gli anni della ripresa dopo la Seconda guerra mondiale, non si chiamava nemmeno così, ma semplicemente “stazione”. E’ in quella casa dove tuttora abita che nonna Luigia, detta Rita, – due figli, un nipote e una buona parlantina – domani riceverà il sindaco di Monterotondo Riccardo Varone, pronto a regalarle un mazzo di fiori per il suo importante compleanno.
Una centenaria “giovanile”. Taglio dei capelli alla moda, sempre interessata alle serie tv, un tempo appassionata di conserve e marmellate. “Una grande soddisfazione per noi ricevere il sindaco per il compleanno della mamma”, dice il figlio Carlo, “Mia madre è legatissima a Monterotondo pur essendo cresciuta a Monferrato”. La signora Luigia aveva conosciuto il futuro marito in piena guerra a Genova. Lui, Casto Coccia, svolgeva il servizio militare e lei lavorava nella trattoria dove il padre vendeva vini prodotti a Monferrato. Un amore a prima vista, poi tutta la vita allo Scalo.