Monterotondo – In fiamme l’auto della giornalista Rai

Cinzia Fiorato insieme al marito aveva denunciato più volte sui social la mala movida nel centro storico

In fiamme la notte scorsa a Monterotondo l’auto, una Land Rover, della giornalista Rai Cinzia Fiorato. Qualcuno in piazza della Libertà ha appiccato l’incendio alle ruote dell’auto, le fiamme sviluppandosi hanno bruciato anche altre due vetture parcheggiate ai due lati. A denunciare l’accaduto la stessa giornalista del Tg1. “E’ la risposta alle nostre denunce contro la mala movida”, ha detto. Anche il marito, l’avvocato Vincenzo Iacovino, ha la stessa convinzione: “Andremo avanti con le denunce”.

“Solidarietà a Cinzia Fiorato e al compagno Vincenzo Iacovino per l’attentato subito alla propria automobile di questa notte”, ha dichiarato il commissario di Vigilanza Rai, il deputato Fdi Federico Mollicone, aggiungendo: “Il servizio pubblico intervenga a loro tutela e il ministero dell’Interno accerti immediatamente le responsabilità e garantisca la loro incolumità. Presenteremo atti parlamentari in questo senso”.

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Non ci fermerete miserabili”. “Se essere liberi ha un prezzo noi vogliamo esserlo ad ogni costo e con noi tutti coloro che credono nella libertà e nella giustizia!”, hai denunciato su Facebook il marito della giornalista,Non ci fermerete mai! Miserabili! I vigliacchi codardi hanno bruciato la nostra macchina ma non bruceranno mai la nostra dignità!  Questa sera, dopo che io e Cinzia abbiamo postato le immagini dell’ennesima rissa violenta avvenuta venerdì alle tre di notte tra gente ubriaca e sfatta di ogni sostanza, hanno pensato di metterci a tacere bruciando la nostra macchina!  L’atto vile si è consumato in piazza della libertà, quella che noi stiamo difendendo da sempre! Un atto intimidatorio che ovviamente non ci fermerà! Da tempo stiamo denunciando alla procura, al prefetto, al questore, al comando dei vigili, al sindaco, ai carabinieri il malaffare di gruppi d’interessi malavitosi; la mala movida; lo spaccio di droga e il riciclaggio. La vendita di fiumi di alcol fino a oltre le 4 di mattina con tanto di musica interna ed esterna ai pubblici esercizi! Le risse violente con percosse e lesioni gravissime. Il disturbo continuo della quiete pubblica da parte di gestori di pubblici esercizi fuorilegge e di violenti ubriachi, il degrado urbano, i danneggiamenti, l’assenza di controllo da parte dei vigili in orari compatibili con gli orari dei pubblici esercizi, le gravi inadempienze commissive e omissive del sindaco e dell’amministrazione comunale. Abbiamo denunciato le minacce ricevute”.

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