Tre milioni di euro. Per gli amanti del dettaglio: due milioni 938 mila 848 euro. A tanto ammonta il debito della Asl Roma 5, secondo la “Tre Esse Italia Srl”, la società concessionaria dell’accertamento e della riscossione dei tributi per conto del Comune di Guidonia Montecelio.
Seguendo l’esempio del Comune di Tivoli che a dicembre 2020 ha presentato per la prima volta il conto alla Roma 5, ora è la concessionaria guidoniana a richiedere le imposte all’Azienda Sanitaria Locale con 12 avvisi di accertamento esecutivo relativi a Tasi, il tributo utilizzato dai Comuni per garantire la copertura dei cosidetti “servizi indivisibili”, e all’Imu, l’imposta per il possesso di qualunque immobile, terreno o area edificabile.
Le imposte riguardano terreni edificabili e fabbricati costruiti nelle aree dell’ex Pio Istituto Santo Spirito un patrimonio di proprietà dell’Asl di Tivoli di circa 400 ettari esteso tra l’ex polverificio Stacchini e il Centro Agroalimentare Romano di Setteville di Guidonia.
Cinque avvisi di accertamento riguardano la Tasi evasa tra il 2015 e il 2019 per un totale di 413.089 euro.
Altri sette avvisi di accertamento sono relativi all’Imu non versata negli anni 2015, 2016, 2017, 2018, 2019, 2020 e 2021 per complessivi 2 milioni 525 mila 759 euro.
Le cartelle sono state notificate il 20 dicembre 2021 all’Asl che martedì primo marzo ha deciso di fare ricorso alla Commissione Tributaria Provinciale affidando l’incarico all’avvocato Valerio Ficari. L’Azienda Sanitaria Locale è convinta che le imposte del 2015 siano prescritte per cui non siano dovuti al Comune di Guidonia Montecelio la bellezza di 410 mila 388 euro e 49 centesimi. Davanti alla Commissione Tributaria Provinciale la Asl chiederà inoltre la rideterminazione dell’entità delle sanzioni applicate in quanto nel caso di specie ricorre l’applicazione del cumulo giuridico.
Vale la pena ricordare che a fronte degli avvisi di accertamento del Comune di Tivoli, il 29 dicembre 2021 l’Azienda Sanitaria Locale ha versato in ravvedimento operoso nelle casse di Palazzo San Bernardino un importo pari a 945 mila 758 euro per l’Imu dal 2017 al 2020.