VICOVARO – Ponteggi noleggiati dal 2006, Comune condannato a risarcire l’impresa

Da 16 anni puntellano uno stabile pericolante in piazza Arco: l’amministrazione non lo ha mai fatto demolire ai proprietari. Pagano i contribuenti

Il fabbricato era pericolante, per cui l’amministrazione comunale lo puntellò ordinandone la demolizione ai proprietari. Ma il rudere è rimasto in piedi per più di tre lustri, sostenuto dai ponteggi fatti installare urgentemente da una ditta privata interpellata dall’Ente. Era il 30 novembre 2006 e oggi, a distanza di 16 anni, è arrivato il conto per il Comune di Vicovaro.

Ieri, mercoledì 9 marzo, con la sentenza numero 1686 il Consiglio di Stato ha condannato il Comune a risarcire gli eredi della ditta individuale di Sante De Santis. I giudici hanno stabilito che l’importo del risarcimento sia pari a 17.510,40, ossia il valore del montaggio, più 30 mila euro, cioè il valore dei ponteggi, oltre agli interessi legali e la rivalutazione dal 30 novembre 2006 ad oggi.

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Il verdetto del Consiglio di Stato riforma parzialmente la sentenza 6995 emessa il 14 luglio 2020 dal Tar del Lazio che condannò il Comune di Vicovaro a risarcire la bellezza di 129 mila 350 euro e 24 centesimi oltre a 4 mila euro per le spese processuali agli eredi di Sante De Angelis, la moglie Piera Badalamenti, e i figli Denis, Cristina e Valentina De Santis, tutti rappresentati dall’avvocato Alessandro Palombi.

I magistrati di secondo grado hanno ritenuto eccessiva la liquidazione del danno calcolata dal Tar sulla base di una consulenza tecnica d’ufficio del Tribunale civile di Tivoli, davanti al quale gli eredi avevano citato l’Ente.

I contribuenti vicovaresi pagheranno per una vicenda iniziata il 12 ottobre 2006, giorno in cui i vigili del fuoco in un fonogramma certificarono nero su bianco che il fabbricato di piazza Arco numero 9 era ridotto a rudere fatiscente con lesioni importanti sui muri perimetrali. Il Comune ritenne che fosse colpa dell’incuria dei proprietari, per cui con un’ordinanza considerò la demolizione come l’unica soluzione tecnicamente possibile. Nel frattempo commissionò alla ditta Sante De Santis il transennamento rigido dell’area e la posa dei ponteggi per sostenere le pareti dell’edificio, come disposto dai pompieri.

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Per tre lustri i ponteggi sono rimasti a piazza Arco.

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