TIVOLI – Ferrovia, il raddoppio passa nell’area del Nuovo Ospedale

La Asl fraziona un terreno di proprietà in località Cesurni e lo cede a Rete Ferroviaria per far ripartire i lavori del doppio binario fino a Guidonia.

Buone notizie per i pendolari tiburtini: ripartono i lavori per il raddoppio della tratta Lunghezza-Guidonia della linea ferroviaria Roma-Pescara, da anni fermi all’altezza di Cesurni.

Oggi, giovedì 24 marzo, la Asl Roma 5 ha deciso di frazionare un terreno rientrante nel progetto per la realizzazione del Nuovo Ospedale Tiburtino. E’ quanto emerge dalla delibera numero 569 firmata dal Direttore Generale Giorgio Giulio Santonocito che ha affidato al geometra Carlo Milici di Valmontone l’incarico da 6.340 euro e 95 centesimi per il frazionamento del terreno di sua proprietà identificato al foglio numero 65 particella 750.

Si tratta di una delle sette particelle – le altre sono le numero 491, 492, 493, 494, 495 e 489 – sulle quali è in corso di progettazione il Policlinico Tiburtino tra via Cesurni e la Bretella autostradale Fiano Romano-San Cesareo con un finanziamento pubblico della Regione Lazio da 200 milioni di euro.

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Il frazionamento fa seguito al Decreto 174 del 16 dicembre 2021 col quale per realizzare i lavori Rete Ferroviaria Italiana Spa (Rfi) ha disposto l’occupazione d’urgenza preordinata all’esproprio e l’occupazione temporanea non preordinata all’esproprio del terreno di proprietà della Asl, non previsto nell’originario progetto definitivo.

Il 15 febbraio scorso Italferr per conto di Rfi ha invitato la Asl a lasciare l’area libera da persone e cose per avviare i lavori.

L’incarico di frazionamento è finalizzato a garantire la continuità operativa alla progettualità per realizzare il Nuovo Ospedale. Sul piatto della bilancia ci sono 7 milioni 384.602 e 15 centesimi iva esclusa per l’incarico per la progettazione di fattibilità tecnico-economica definitiva ed esecutiva: dieci studi di progettazione hanno presentato le proprie offerte alla Asl Roma 5.

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