TIVOLI – Giudice di Pace, poco personale e cancellerie chiuse: gli avvocati protestano

Venerdì sit-in a viale Trieste. Invitati rappresentanti istituzionali e sindaci per lanciare un sos al Ministro Cartabia

Quattro impiegati e tre magistrati a fronte di un bacino di 600 mila utenti. Cancellerie chiuse una volta a settimana.

E’ la situazione in cui versa da tempo l’Ufficio del Giudice di Pace di Tivoli nonostante l’appello pubblico degli avvocati e un’interrogazione parlamentare al Ministero della Giustizia.

Per questo venerdì prossimo 20 maggio, alle ore 12, sotto la Sede di viale Trieste si svolgerà un sit-in di protesta organizzato dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Tivoli che ha chiesto la partecipazione della cittadinanza, delle rappresentanze sociali, sindacali e politiche, nonché dei Sindaci dei Comuni che compongono il circondario del Tribunale di Tivoli.

Lo annuncia in un comunicato stampa il Presidente dell’Ordine David Bacecci che ripetutamente ha denunciato la gravissima situazione, andata via via aggravandosi.

L’obiettivo del sit-in è “denunciare il silenzio e l’indifferenza del Ministero della Giustizia e di tutte le altre Autorità che sono state interessate della vicenda, verso la gravissima situazione, più e più volte segnalata, in cui si trova l’Ufficio di prossimità del foro tiburtino”.

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A causa della carenza del personale amministrativo (ma anche della Magistratura onoraria) – si legge nel comunicato firmato dal Presidente David Bacecci e dal Consigliere Delegato Marco Mampieri il Presidente del Tribunale di Tivoli, in via provvisoria ed emergenziale, ha dovuto chiudere l’accesso alla cancelleria, per gli Avvocati e per l’utenza, ogni mercoledì della settimana“.

Oltre a tale chiusura – denuncia il Consiglio dell’Ordinese ne sono verificate altre, senza alcun preavviso, che hanno determinato il rinvio dei processi, con conseguente allungamento della loro durata, e creato notevoli disagi e disservizi per l’utenza e gli Avvocati”.

L’intero circondario del Tribunale di Tivoli, che abbraccia ben 75 comuni con circa 600.000 abitanti è fortemente penalizzato dalla irragionevole ed inefficiente pianificazione degli organici amministrativi e della Magistratura (togata ed onoraria) da parte del Ministero della Giustizia che si ripercuote, inevitabilmente, sui cittadini e sulle Amministrazioni locali”.

Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati tiburtini ha chiesto la partecipazione di cittadini, rappresentanze sociali, sindacali, politiche e Sindaci dell’hinterland affinché ciascuno, secondo i propri ruoli e competenze, si faccia promotore di iniziative utili al fine di risolvere un problema che ricade sulla collettività e sull’accesso alla giustizia.

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Tale diritto, costituzionalmente garantito, è sicuramente compromesso presso l’Ufficio del Giudice di Pace di Tivoli – conclude il comunicato – non essendo liberamente esercitabile in termini di efficienza e di pronta risposta alla domanda di Giustizia proveniente dai cittadini”.

In occasione del sit-in del 20 maggio 2022, verrà data lettura della missiva che, il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Tivoli, invierà al Presidente della Repubblica, anche nella sua qualità di Presidente del CSM, per informarlo della situazione dell’Ufficio del Giudice di Pace di Tivoli e dell’assoluto silenzio che le Istituzioni preposte all’Amministrazione della Giustizia hanno riservato alle denunce e alle segnalazioni inviate dal Consiglio dell’Ordine e dal Presidente del Tribunale.

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