L’incubo di ogni mamma e papà si è materializzato ieri pomeriggio, a Pile, frazione de L’Aquila. Sei bambini tra i 4 e i 5 anni giocavano nel cortile dell’asilo, nel luogo che dovrebbe essere più sicuro al mondo; un’auto, una Volkswagen Passat si è sfrenata, ha sfondato la recinzione e li ha travolti. Uno di loro è morto. Si chiamava Tommaso, aveva 4 anni. Altri cinque bimbi sono rimasti feriti, tra questi due gemelli.
Si è sfrenata e a prendere velocità per venti metri, la macchina di una mamma, scesa per prendere suo figlio all’asilo. Si è sbloccato il freno a mano. Sull’auto era rimasto un altro figlio della donna, di 11 anni. Si è pensato che fosse stato lui a sbloccare il freno, ma l’ipotesi non è stata confermata. La donna ora è indagata per omicidio stradale.
Il bilancio è drammatico: il piccolo Tommaso è morto sul colpo. Due bambine, anche loro di 4 anni, sono ricoverate al Gemelli di Roma, una in prognosi riservata, l’altra in condizioni non gravi. Un altro bambino è assistito al Bambin Gesù: è in prognosi riservata per un trauma toracico. Due gemelli sono rimasti sotto osservazione a L’Aquila. Per un ultimo bambino non è stato necessario il ricovero.
Sia l’edificio che ospita la materna che la macchina sono sotto sequestro.
Il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, ha proclamato il lutto cittadino, da oggi, 19 maggio, fino al giorno dei funerali della vittima. Cordoglio e vicinanza alle famiglie colpite dalla tragedia dall’intero Abruzzo e da mezza Italia.
“Abbiamo appreso questa tragica notizia paradossalmente mentre stavamo festeggiando il primo bambino nato a Fontecchio (Aq), nelle aree interne, dopo l’approvazione della legge sullo spopolamento. Siamo tutti sconvolti e vicini al dolore delle famiglie. Speriamo che questa tragedia non si aggravi, siamo in contatto con i sanitari per seguire costantemente l’evolversi della situazione”, ha detto il presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio.