Non può mettere piede in città nemmeno per lavorare, se non col permesso del giudice. Per questo è stato allontanato dal servizio fino a nuove e diverse disposizioni da parte della Magistratura.
Accade al Comune di Guidonia Montecelio che ieri, martedì 28 giugno, ha deciso di applicare la sospensione cautelare nei confronti di un dipendente a tempo pieno e indeterminato sottoposto al divieto di dimora da parte del Tribunale di Tivoli.
A stabilirlo con la determina numero 91 sono stati il dirigente al Personale Nicolò Roccolino e il funzionario Responsabile del procedimento Enzo Magnarella.
Dall’atto emerge che giovedì 23 giugno il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Tivoli ha notificato all’Ente l’ordinanza di applicazione di misure cautelari emessa il giorno prima nei confronti del dipendente indagato dal 2019 per reati estranei al servizio.
Il Gip ha deciso che l’uomo non potrà accedere in città senza l’autorizzazione del giudice stesso.
Nella determina si legge inoltre che il dipendente nelle giornate di venerdì 24 e lunedì 27 giugno sarebbe risultato assente dal servizio, a parere del dirigente e del funzionario senza giustificazioni.
Sulla base di quanto previsto dal Contratto collettivo nazionale del Lavoro al dipendente sospeso verrà corrisposta soltanto un’indennità pari al 50% dello stipendio, nonché gli assegni del nucleo familiare e la retribuzione individuale di anzianità, se spettanti.