È stato pubblicato l’avviso che stanzia 300mila euro del bilancio regionale per finanziare progetti dei Comuni del Lazio e dei Municipi di Roma Capitale, in forma singola o associata, in collaborazione con enti del Terzo settore aventi comprovata esperienza in materia di contrasto alla violenza di genere e alla promozione delle pari opportunità e in partenariato con scuole, enti museali, biblioteche, luoghi della cultura aventi i requisiti richiesti, per la presentazione di progetti di prevenzione e di contrasto dalla violenza di genere, empowerment delle donne e promozione delle pari opportunità.
Saranno ammessi a contributo progetti di comunicazione e di sensibilizzazione su diversi temi, penso alla toponomastica femminile, all’educazione ai sentimenti, alla promozione del ruolo delle donne nelle discipline scientifiche e alla valorizzazione della storia e della cultura dell’emancipazione femminile. Il contributo potrà coprire sino all’80% delle spese ammissibili, per un ammontare massimo di 5.000,00 euro.
Un bando che vuole premiare il virtuosismo di amministrazioni locali, associazioni e realtà che da sempre mettono al centro le questioni di genere per la realizzazione di progetti collettivi e condivisi di sensibilizzazione, prevenzione, informazione contro la violenza maschile sulle donne e la promozione della cultura delle pari opportunità. La scadenza per la presentazione delle domande è fissata alle ore 12 del 30 settembre.
Tutti i dettagli su: https://www.regione.lazio.it/notizie/pari-opportunita/avviso-pubblico-contrasto-violenza-genere-empowerment
“Con il nuovo avviso pubblico da 300 mila la Regione Lazio sostiene i Comuni del Lazio e i municipi di Roma finanziando progetti per la prevenzione e il contrasto alla violenza, empowerment femminile e promozione delle pari opportunità – spiega Eleonora Mattia, Presidente IX Commissione Pari opportunità Consiglio regionale del Lazio – Tra le iniziative, che potranno ricevere contributi fino a 5 mila euro, campagne di comunicazione, orientamento e formazione per bambine e ragazze, valorizzazione della storia e dei luoghi delle donne, toponomastica femminile“.
“Una misura importante che continua a investire su politiche di genere diffuse e trasversali partendo proprio dagli enti locali e di prossimità per cittadine e cittadini. Molto importante la possibilità di partecipare in collaborazione con enti del terzo settore e in partenariato con scuole, enti museali, biblioteche, luoghi della cultura, festival, manifestazioni culturali: serve uno sforzo multilivello e il protagonismo dei territori e delle comunità è essenziale per raggiungere insieme sempre nuovi traguardi verso una nuova alleanza tra uomini e donne”, aggiunge Mattia.