TIVOLI – Ordine dei Commercialisti, si dimette il Presidente Giuseppe Sorbera

A dicembre 4 Consiglieri e 3 Revisori avevano lasciato gli incarichi: Ordine commissariato fino a nuove elezioni

E’ durato appena 11 mesi il Direttivo dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Tivoli.

Lunedì 9 gennaio il Presidente Giuseppe Sorbera ha rassegnato le dimissioni, unica strada percorribile dopo che il 19 dicembre 2022 quattro Consiglieri di maggioranza e l’intero Collegio dei Revisori avevano abbandonato gli incarichi ottenuti a febbraio dello scorso anno.

In un comunicato stampa diramato martedì 20 dicembre il Vice Presidente Federica Luttazi, i Consiglieri Stefano Galliani e Silvia Pizziconi e il Segretario Alessandro Napoleoni, insieme ai Revisori Simonetta Russo, Alessandro Falcone e Gabriele Bozzo avevano motivato la scelta per “divergenze incolmabili con la linea politica ed amministrativa”, “divergenze politiche che, nonostante l’impegno profuso, erano ormai apparse profonde e diametralmente opposte a quelle che erano le ragioni che avevano spinto i dimissionari a far parte della squadra di governo e dell’organo di controllo dell’Ente” (CLICCA E LEGGI L’ARTICOLO DI TIBURNO).

A distanza di 20 giorni dall’addio dei 7, è il Presidente Giuseppe Sorbera a congedarsi con una lunga lettera agli iscritti all’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Tivoli.

Non avrei mai immaginato di fare un passo del genere: una decisione sofferta, dovuta agli accadimenti – a mio parere, inverosimili – che brevemente Vi riassumo”, esordisce facendo riferimento alle dimissioni dei quattro consiglieri di maggioranza.

Tali dimissioni, con effetto immediato e irrevocabile – evidenzia Sorbera – sono state inaspettate in quanto non preventivamente annunciate, neanche informalmente, al sottoscritto o agli altri Consiglieri, né era emerso, durante le precedenti sedute di Consiglio, un malumore così rilevante da giustificare la decisione assunta dai consiglieri dimissionari.

Successivamente, anche i tre Revisori Contabili dell’Ente hanno rassegnato le loro dimissioni. I Consiglieri e i Revisori dimissionari hanno comunicato, attraverso gli organi di stampa, che le dimissioni sono state motivate da “divergenze incolmabili con la linea politica ed amministrativa”.

E’ evidente che i revisori non hanno e non debbano avere alcuna ingerenza nella linea politica dell’Ente e, quindi, non si comprende la suddetta motivazione.

Del pari non è comprensibile neanche quanto rappresentato dai Consiglieri dimissionari in quanto la linea politica (il documento programmatico) dell’Ente, era stata condivisa, nel mese di ottobre/novembre us., con tutti i Consiglieri di maggioranza e, da ultimo, con iscritti in occasione del Bilancio di previsione 2023 dell’Ente, approvato all’unanimità dall’assemblea generale tenutasi il 25.11.2022 a Palestrina.

Infine, tra la fine del mese di dicembre e l’inizio del nuovo anno, anche tre componenti del consiglio di disciplina nelle persone di Gianluca Tartaro, Francesco Diotallevi e Michele Romanzi, hanno rassegnato le dimissioni.

La domanda che ancora oggi mi faccio, e faccio a Voi, è che cosa può essere successo di così grave in 21 giorni (le dimissioni sono state inviate il 16 dicembre 2022) da indurre i Consiglieri a dimettersi?

Non sono ancora riuscito a dare una risposta a tale domanda (forse – chissà – si avrà nel prossimo futuro!).

Durante i vari colloqui, avuti in questi giorni con diversi Colleghi, sarebbe emerso che i motivi delle dimissioni siano da ricercare nei rapporti troppo “intensi” che avrei avuto con l’Ordine dei Consulenti del Lavoro.

Personalmente non credo che il vero motivo sia questo.

Osservo, infatti, che in coerenza con il programma elettorale, ho/abbiamo avuto diverse interlocuzioni sia con i Consulenti del lavoro sia con gli Avvocati e l’intenzione era quella di avere ulteriori interrelazioni anche con altri ordini professionali affini e/o complementari con la nostra professione.

In merito ai rapporti avuti con l’Ordine dei Consulenti del Lavoro (consistenti nell’organizzazione di eventi formativi), preciso che gli stessi erano finalizzati al perseguimento di un comune interesse che, in quanto tale, era stato approvato dal ns. Consiglio Direttivo.

I Consiglieri dimissionari, oltre a non avermi dato alcun preavviso delle loro intenzioni, non hanno mai chiesto un confronto per manifestarmi il loro disagio/malumore o quant’altro; sono certo che dal confronto si sarebbe trovata una soluzione.

Abbiamo condiviso un percorso che stavamo realizzando.

Solo poche ora prima delle dimissioni (il 15 e il 16 dicembre) ho avuto dei colloqui telefonici sia con il Segretario e sia con la Vice Presidente, e nulla, dico nulla, è emerso da tali colloqui sulle loro intenzioni.

Mi continuo a chiedere che cosa ci sia stato di così incolmabile che non si sarebbe potuto risolvere mediante un confronto.

Potete immaginare lo stupore e il disagio mio personale e dei Consiglieri rimasti in carica.

Faccio osservare che le dimissioni sono state, per altro, rassegnate dai predetti Consiglieri alla vigilia di importanti e inderogabili delibere amministrative che sono state, comunque, adottate solo grazie al profondo senso di responsabilità dei Consiglieri rimasti in carica.

Il Consiglio ha provveduto, ai sensi dell’articolo 16 del D.Lgs 139/2005, a nominare i consiglieri non eletti, i quali a loro volta hanno rassegnato le dimissioni.

In questi giorni ho ricevuto una grande e inaspettata quantità di telefonate da parte di Colleghi che mi hanno invitato a continuare nel mio mandato, mettendosi a disposizione per contribuire al funzionamento dell’Ente (anche rafforzando le commissioni istituzionali e consultive).

Comprenderete che, in questa situazione, mi è pressoché impossibile ricoprire la carica di Presidente e portare, quindi, a termine il programma elettorale condiviso con i Colleghi della lista di maggioranza e, quindi, con profondo rammarico, non ho potuto fare altro che rassegnare le mie dimissioni.

Nel mio breve mandato ho cercato di attuare il programma elettorale e di condividere, con la massima trasparenza, tutte le decisioni con i Consiglieri di maggioranza, informandoli e coinvolgendoli in tutte le iniziative e ciò nell’interesse esclusivo dell’Ordine che ho rappresentato.

Non avrei mai voluto vivere e far vivere al nostro Ente questa pagina buia che, certamente, non è stata voluta né da me né dai Consiglieri che, responsabilmente, sono rimasti in carica.

A quest’ultimi va il mio personale ringraziamento per il loro profondo senso di responsabilità.

Colgo l’occasione per ringraziare tutti i Colleghi che durante il mio mandato, con spirito di appartenenza, si sono messi a disposizione del nostro Ordine, contribuendo al funzionamento dello stesso, nonché a coloro che mi sono stati vicino in questo delicato periodo.

A seguito delle mie dimissioni verrà nominato, per il tramite del Consiglio Nazionale, un Commissario che avrà il compito di indire nuove elezioni.

Mi auguro che il prossimo Consiglio possa essere nuovamente l’espressione di un Ordine UNITO, che sappia perseguire quei valori di ETICA e RISPETTO che, da sempre, sono alla base del mio modo di vivere e che, ovviamente, l’Ordine di Tivoli merita”.

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