Per un giorno è tornato al suo liceo, a Tivoli, ed è stata subito festa, emozione. Venerdì 20 gennaio il Liceo Adriano di Tivoli ha ospitato Stefano Fresi, il noto attore e musicista romano. La palestra della sede associata di via Petrocchi, gremita, ha accolto Fresi con l’entusiasmo e il calore delle migliori occasioni.
L’attore si è intrattenuto con i ragazzi – “tra i 400 e i 500, tanto del classico quanto dell’artistico” ha precisato con soddisfazione Simone Scipioni, uno dei rappresentanti d’istituto – rispondendo a domande di ogni tipo, dalla vita personale al mondo dello spettacolo.
Come illustra il preciso e apprezzabile comunicato stampa pubblicato sul giornalino scolastico, la scelta di Stefano Fresi non è stata casuale. L’attore ha frequentato infatti l’istituto durante la sua seconda liceo, quando ancora la scuola era intitolata ad Amedeo di Savoia e si trovava nella vecchia sede di via Tiburto.
L’attore ha parlato dei suoi esordi, dell’inaspettata selezione per il cast di Romanzo Criminale (2005) ad opera del regista Michele Placido e della consacrazione sancita da Smetto quando voglio (2014).
“Mai vivere di rimpianti”
Tuttavia il dialogo con gli studenti ha avuto il suo punto più alto quando Fresi si è soffermato sul tema delle aspirazioni future: “Credo che vivere con la sensazione che ci si poteva provare e non si è fatto sia molto peggio che provarci, sfracellarsi sul muro e capire che un obiettivo è irraggiungibile. Vivere di rimpianti penso che sia la cosa peggiore che si possa fare. Quindi se avete un sogno perseguitelo contro tutto e tutti”.
Nella soddisfazione generale, l’evento si è chiuso con un omaggio a Gigi Proietti e alla sua Ninna ninna del Gaetanaccio, un brano genitoriale a cui Fresi è molto legato. Su se stesso, a chi poco prima gli aveva chiesto come Stefano da Centocelle sia riuscito a diventare Stefano Fresi, dimostrando di non dimenticare le sue radici, acuto e conciso ha risposto: “Rimanendo Stefano da Centocelle”.
(di Federico Laudizi)