Hanno preparato cartelloni e striscioni con scritte che esprimono tutto il loro malcontento e la loro ormai non più contenibile voglia di avere, come diritto, un parco degno di chiamarsi tale dove poter giocare, incontrare, socializzare e divertirsi.
Ci metteranno la faccia, loro, i bambini del quartiere termale accompagnati dai genitori, nella manifestazione sostenuta e promossa dall’associazione “Eco di Tivoli Terme” prevista per domani, sabato 25 febbraio alle ore 11, proprio all’interno del disastrato giardino pubblico.
Da anni, l’unico colore di quello che si chiama Parco Arcobaleno è il nero svilente del degrado: giochi rotti, sudici e indecenti, la pavimentazione di protezione divelta e pericolosa, una fontana mai accesa che da tempo è presa come cassonetto, ornata di rifiuti anziché acqua. Nessuno a sorvegliare e così nel tempo l’indecenza dell’inciviltà da una parte e il totale abbandono dall’altra, hanno preso il sopravvento.
La manifestazione segue la raccolta firme di per il Parco, promossa qualche settimana fa sempre dall’Eco.
La risonanza della petizione popolare ha scaturito la pronta risposta del Comune attraverso le dichiarazioni della Vicesindaca e Assessora ai Lavori pubblici Laura Di Giuseppe, che in una lunga nota stampa ha chiarito e spiegato passo passo l’iter procedurale che si sta seguendo per obbligo dopo che l’amministrazione ha vinto un bando del Ministero dell’Interno per un finanziamento di un importo complessivo di euro 400 mila per interventi che vedono interessare due parchi pubblici del quartiere termale: Parco Arcobaleno (in via dei Martiri Tiburtini) e Parco Marra (in via Orazio) affermando che “l’affidamento e l’inizio dei lavori sono previsti entro il mese di aprile 2023 mentre il termine ultimo per il fine lavori è previsto entro il mese di luglio 2023”.
“Non crediamo che ciò avvenga – dichiara Roberto Finucci, presidente dell’Eco di Tivoli Terme – in primis perché è provvedimento che non ci sembra trasparente negli intenti e, guarda caso, arriva a fine mandato suonando tanto come una mossa politica di presa di consensi. A parte questo, sono 9 anni che denunciamo le condizioni dei parchi di Tivoli Terme, tutti appelli caduti nel vuoto. Con questa manifestazione vogliamo – oltre a dar voce e supportare i piccoli abitanti, i nonni e residenti che si sono rivolti a noi – che il Comune veda gli occhi e i visi di questi bambini di cui sarà chiamato a prendersi la responsabilità di tradirli se non manterrà le promesse di una riqualificazione e messa in sicurezza nei tempi dichiarati. Noi ci auguriamo che sia reale questa improvvisa accelerata nell’iter che poche settimane fa datava la fine lavori al 2024, speriamo che davvero a luglio i residenti possano avere il loro parco. Intanto chiamiamo a raccolta tutta la comunità per sabato mattina”.