GUIDONIA - Capannone distrutto, fiamme divampate da un’auto in corto circuito

L’incendio alimentato dagli abiti sintetitici custoditi in magazzino. Danni ingenti

Sarebbe stato un corto circuito a scatenare l’inferno di fuoco che stanotte ha distrutto un capannone industriale a Guidonia Montecelio (CLICCA E LEGGI L’ARTICOLO DI TIBURNO).

E’ questa la prima ipotesi sulle cause del rogo che ha divorato la sede operativa della “Team Coop”, una società di trasporti e logistica in Via Alessandro Caselli 9, nella zona di Casa Calda, nei pressi del passaggio a livello che collega Guidonia Centro alla via Maremmana inferiore.

Secondo una prima ricostruzione dei carabinieri della Compagnia di Tivoli, le fiamme si sono sprigionate verso le 23 di ieri sera, mercoledì 5 aprile, da una vettura parcheggiata sotto una tettoia a ridosso del capannone.

L’auto di un camionista ha improvvisamente preso fuoco e il primo ad accorgersi dell’incendio sarebbe stato un altro camionista che ha tentato invano di domare le fiamme.

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A quel punto, è stato richiesto l’intervento dei vigili del fuoco arrivati in via Caselli con cinque squadre, tre autobotti, due autoscale e il TA/6.

Le fiamme hanno interessato altre vetture in sosta e materiale di vario genere, in particolare sarebbero stato alimentate da divise in materiale sintetico presenti all’interno del magazzino.

Ingenti i danni materiali, nessuna persona è rimasta coinvolta, ma i vigili del fuoco hanno lavorato fino alle 9 di stamane per ultimare le operazioni di bonifica e messa in sicurezza dei luoghi.

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